Stella di panna cotta ai frutti rossi / Panna Cotta Star with Mixed Berries

Cucinato da Barbara
Una stella beneaugurante da portare sulla tavola per la fine dell'anno! English version below



Per la gelatina di frutti rossi: melograna oppure succo d'arancia o di mirtilli, 10g di colla di pesce, 1 cucchiaio di zucchero
Per la panna cotta: 800g di panna fresca, 200g di latte intero, 200g di zucchero semolato, 12g di colla di pesce, 1 baccello di vaniglia.

Per realizzare la gelatina di frutti rossi centrifugate con un ottimo estrattore di succhi come Oscar delle melograne fino ad ottenere 250g di succo. In alternativa potete usare ribes oppure mirtilli o succo d'arancia sanguinella; aggiungete 1 cucchiaio di zucchero semolato e fate riscaldare; incorporate la colla di pesce precedemente ammollata in acqua fredda e distribuite nello stampo rising star Pavonidea. Fate raffreddare in frigo.

Per la panna cotta riscaldate la panna con il latte, tagliate a metà il baccello di vaniglia e ponetelo in infusione nella panna per un paio d'ore. Riscaldate nuovamente, togliete la vaniglia ed aggiungete lo zucchero semolato e la colla di pesce fatta precedentemente ammollare in acqua fredda.

Fate intiepidire il composto e distribuite nello stampo, avendo cura di verificare che la gelatina si sia ben rappresa (cosa che io non ho fatto...), altrimenti la panna cotta, più pesante "scalzerà" la gelatina sottostante.

Mettete tutto in frigorifero e sformate dopo 12 ore, guarnendo con chicchi di melograna o altro frutto.

Panna cotta, Italian for cooked cream, is an Italian dessert made by simmering together cream, milk, sugar and gelatin then letting it cool until set.

Panna Cotta Star with Mixed Berries


Ingredients for the mixed berry gelatin:

- pomegranate
- blueberry or orange juice
- 10 gr. (1/3 oz.) of gelatin leaves
- 1 tbsp. of sugar

For the panna cotta:  

- 800 gr. (3 1/2 cups) of heavy cream
- 200 gr. (1 cup) of milk
- 200 gr. (1 cup) of granulated sugar
- 12 gr. .(4/10 oz.) of gelatin leaves
- 1 vanilla stick.

Instructions:

To make the berry gelatin, use an excellent juice extractor like the one by Oscar to extract the juice from the pomegranates until you obtain 250 gr. (1 cup) of juice. You may also use currants or blueberries or blood oranges, add 1 tablespoon of granulated sugar and heat the juice; add the gelatin leaves previously soaked in cold water and place in the Pavonidea rising star mold. Place in the refrigerator to cool.
To make the panna cotta, heat the heavy cream and the milk in a saucepan, cut the vanilla bean in half and place it in the saucepan to infuse for a few hours. Reheat it again, remove the vanilla stick, add the granulated sugar and the gelatin leaves previously soaked in cold water.
Allow it to cool and add it to the mold, making sure the berry gelatin has set completely (which I failed to do...), otherwise the panna cotta, which is heavier, will 'move' the berry gelatin underneath.
Place the mold in the refrigerator and remove from the mold after 12 hours, garnish with pomegranate or any other fruit you wish to use.


Tanti auguri ed un ebook di ricette natalizie in dono!

Cucinato da Barbara

Dopo i nostri più sinceri auguri, anche un piccolo dono: cliccate sull'immagine sottostante ed avrete il collegamento ad un e-book cui ho avuto l'onore ed il piacere di partecipare insieme ad altre favolose foodblogger: contiene idee sfiziose e prelibate per il menù delle feste!



Tortino sogliola e radicchio Sole and Radicchio Pie

Cucinato da Barbara
Delizioso l'abbinamento tra il dolce della sogliola e l'amarostico del radicchio, ancora una ricetta splendidamente riuscita della chef Daniela Susel!



Per realizzarlo vi occorreranno 800g di filetti di sogliola, 4 albumi, 200g di panna, 100g di vino bianco, 1 cipolla, 3 cucchiai d'olio extravergine d'oliva, 1kg di radicchio spadone o tardivo, timo, sale, pepe, pane grattugiato.

Far appassire la cipolla tritata in 3 cucchiai d'olio, aggiungervi il radicchio ridotto in listarelle; dopo rosolato, bagnate con il vino e portate a cottura regolando di sale e pepe.
Tritare i filetti di sogliola, amalgamarvi la panna, sale, pepe, timo tritato e gli albumi precedentemente montati a neve. Ungere una pirofila, stendervi il radicchio, cospargere di pane grattugiato, unite il composto di sogliola, di nuovo il pane grattugiato le erbe ed infornate dapprima a 160°C per 10', poi aumentate a 220°C per altri 15' circa.

A delightful pairing between the sweetness of the sole and the bitterness of the radicchio, this is another splendidly and successfully executed recipe by chef Daniela Susel!Sole and Radicchio Pie

800 gr. (1 lb. 12 oz.) filets of sole, 4 egg whites, 200 gr. (3/4 cup) heavy cream, 100 gr. (1/2 cup) white wine, 1 onion, 3 tbsp. of extra virgin olive oil, 1 kg. (2 lbs. 3 oz.) spadone or late radicchio (the long, thin variety), thyme, salt, pepper, breadcrumbs
Sauté the chopped onion in 3 tbsp. of oil, add the radicchio cut into thin strips.
Sauté well, then pour the wine into the saucepan and cook. Season to taste with salt and pepper.
Finely chop the filets of sole, combine with the heavy cream, salt, pepper, chopped thyme and the egg whites (beaten to stiff peaks).  
Grease an oven dish, place the radicchio in the oven dish, cover with a layer of breadcrumbs, then add a layer of the filet of sole mixture. Top with another layer of breadcrumbs and the herbs.  
Bake in a preheated oven at 160°C (320°F) for 10 minutes, then raise the oven temperature to 220°C (425°F) for approximately 15 more minutes.

Un succo di carote da.. Oscar!

Cucinato da Barbara
Certo la qualità delle materie prime utilizzate è fondamentale per la realizzazione di un ottimo centrifugato di frutta o verdura, ma anche l'apparecchio con il quale le realizzate è importantissimo! Se non avete la fortuna di possedere il meraviglioso Oscar (lo trovate, insieme ad una vasta gamma di estrattori e manuali in italiano, nel sito Eujuicers) mettetelo nella lista dei desideri per Babbo Natale, vi cambierà la vita!



Per realizzare un ottimo centrifugato di carote, vi suggerisco di utilizzare 2 spicchi di mela (che renderà più dolce il vostro succo) in aggiunta a 150g di carote, rosse gialle o viola e a mezzo limone sbucciato. Mettete tutto tagliato a grossi tocchi dentro al vostro estrattore Oscar DA-1000 e.. il gioco è fatto, la vostra centrifuga di carote da Oscar è pronta!

I benefici per la salute di un succo di carota come quello che ho realizzato grazie ad estrattori di grande qualità? Fornisce vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina E e molti minerali (compreso il calcio). 

Nella mia cucina:
Estrattore Oscar DA-1000 (borgogna)

Gnocchi con cime di broccoli

Cucinato da Barbara
Un connubio delicato e colorato per un gustosissimo primo piatto!


Per realizzare questi gustosi gnocchetti di patate con cime di broccoli, ricetta della chef Daniela Susel, vi occorreranno:
1kg di patate
1 uovo intero
250g di farina
1 pizzico di noce moscata
300g di cime di broccolo
200g di pomodoro in grossa dadolata
40g di pinoli
5 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 spicchio di aglio, sale e pepe.

Cominciate con il lessare le patate, passatele allo schiacciapatate, freddatele, salatele e aggiungete la farina, l'uovo, la noce moscata grattugiata. Impastate, poi formate dapprima dei lunghi cilindri, dando poi la forma classica agli gnocchi.

Mondate le cime di broccolo, portate a bollore abbondante acqua salata e cuocetele per 5'. Aggiungete quindi gli gnocchi e scolate entrambi, quando salgono a galla, con l'aiuto di un mestolo forato.

Nello scolarli, poneteli in un comodo tegame, nel quale sarà stato rosolato lo spicchio d'aglio nell'olio. Saltate gli gnocchi aggiungendo all'occorrenza un po' di acqua di cottura. Separatamente tostate i pinoli e per finire il piatto ravvivate con il pomodoro, i pinoli e con una spolverata di pepe bianco.

Le caldarroste

Cucinato da Barbara
Adoro l'autunno principalmente perchè è la stagione in cui posso fare scorpacciata di caldarroste, ma realizzarle a casa con la semplice padella forata non mi soddisfaceva completamente. Invece, da quando ho scoperto il Tostacastagne le mie caldarroste sono al top!



Semplice e veloce da utilizzare, grazie al motore a batteria, il Tostacastagne fa tutto da solo: a me basta bagnare le castagne ed inciderle con un coltello seghettato, porle nel contenitore cilindrico in acciaio inox che va dapprima sul trespolo in accaio cromato e poi sul gas e dopo meno di mezz'ora le migliori caldarroste mai mangiate sono pronte!!

La zuppa del Purgatorio

Cucinato da Barbara
I Fagioli del Purgatorio (una piccola varietà di cannellini tipici della località di Gradoli) sono piccoli, teneri, dal sapore delicato ed abbinabili a molteplici ricette, ma la caratteristica che li rende inimitabili è la cottura senza ammollo. Provateli in questa calda e gustosa zuppa, frutto dell'inventiva della Chef Daniela Susel.


Per realizzarla vi occorreranno: 500g di zucca pulita, 200g di fagioli del Purgatorio o altri cannellini, 1 piccola carota, 1/2 cipolla, 1 costa di sedano, 1 spicchio di aglio, sale, pepe, olio extravergine d'oliva, un mazzetto di odori (salvia, rosmarino, alloro), pepe.

Lessate i fagioli in 1lt e mezzo di acqua insieme al mazzetto di odori.
Fate un trito di carota, cipolla e sedano e tagliate la zucca a dadini. Riscaldate tre cucchiai d'olio extravergine d'uliva, rosolate il trito di aromi ed unite la zucca. Scolate i fagioli, versate l'acqua di cottura nella pentola con la zucca, cuocendo coperto sino a che la zucca non è cotta. A questo punto, frullare il tutto, aggiungere i cannellini e terminare la cottura, regolando di sale.

Servire con un filo d'olio extravergine ed una macinata di pepe!

Gallette alle mandorle

Cucinato da Barbara
Anna Gennari è una delle pochissime donne chef insignita del premio "Chef Cordon Bleu". Ha collaborato con ristoranti famosi come il "Cipriani" di Venezia, l'"Hasler" e il "Quirinale" di Roma e, per 11 anni a Bologna, al "Royal Grill" dell'Hotel Carlton. La sua è una cucina sentimentale, legata alla memoria e basata sull'utilizzo e l'esaltazione di semplici materie prime. Questa e tante altre sue meravigliose ricette le trovate nel libro "Pane, il piacere di preparare il pane in casa", perfetto per un graditissimo regalo di Natale.


Per realizzare l'impasto di queste meravigliose gallette dovrete mescolare 600g di farina di semola rimacinata, 400g di farina 0, 20g d'olio extravergine d'oliva, 20g di miele di acacia, 25g di lievito di birra precedentemente disciolto in 600ml di acqua leggermente intiepidita e 20 g di sale. Lavorate fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, poi aggiungete 300g di mandorle pelate e lasciate lievitare coperto per circa 45'.

Dopo la prima lievitazione dividete l'impasto in tre panetti da circa 650g e formate dei folincini, che metterete in stampi da plumcake - per me stampo plumcake Pavonidea. Fate lievitare fino a che la pasta avrà raggiunto una altezza pari a quella del bordo dello stampo, quindi passate in forno a 190°C per circa 50' (se usate gli stampi in silicone Pavonidea, abbassate la temperatura a 170°C).

Capovolgete il pane su una griglia per eliminare l'umidità in eccesso presente nel pane. Trascorse 24 ore affettate sottilmente il pane (per ottenere delle gallette più sottili ed omogenee potete tagliare il pane con un'affettatrice) e mettete le fette a dorare in forno a 120°C fino a quando non saranno biscottate.

La ricetta degli arancini di riso in umido

Cucinato da Barbara
Un modo nuovo per gustare i più classici arancini di riso, proposti dallo chef Viezzoli.


Per realizzarli vi occorreranno riso carnaroli, zafferano, burro, uova, ciliegie di mozzarella, brodo, passata di pomodoro, pangrattato, farina, olio d'oliva, sale e pepe.

Cominciate con realizzare il più classico dei risotti, quello con lo zafferano: mettete il riso in una casseruola con un po' di olio e burro, fatelo tostare, poi portate a cottura unendo il brodo in cui avrete precedentemente disciolto lo zafferano.
Lasciatelo raffreddare e rimescolatelo più volte, anche con le mani, per renderlo più omogeneo.
Amalgamate il riso freddo con due uova per ogni mezzo chilo di riso, un po' di parmigiano grattugiato ed un pizzico di pepe. Formate quindi delle palline e nel centro di ognuna inserite una ciliegina di mozzarella, passate quindi le palline dapprima nella farina, poi nell'uovo battuto ed infine nel pangrattato.
Preparata una salsa leggera di pomodoro facendo prima rosolare dei gambi di basilico nell'olio e poi aggiungendo polpa o passata di pomodoro e sale e fatevi cuocere gli arancini per circa quindici minuti.
Servite gli arancini accompagnati dalla salsa.

Carpaccio di cachi con gorgonzola rucola e nocciole

Cucinato da Barbara
Io adoro i cachi, ma non avrei mai pensato ad una loro versione salata se non l'avessi vista nel numero di ottobre di Sale e Pepe: provateli e stupiranno voi come hanno stupito la sottoscritta!


Per realizzarli vi occorrerà un grosso cachi, preferibilmente di varietà Persimmon, maturo ma sodo, 250g di gorgonzola piccante, 30g di nocciole tostate, 200g di rucola, 2 cucchiai di aceto balsamico, olio extravergine, sale e pepe.

Pulite la rucola, spuntatela, lavatela e sgocciolatela accuratamente. Sbucciate il cachi e tagliatelo a fette molto sottili con un coltello dalla lama seghettata. Tritate grossolanamente le nocciole. Mescolate aceto balsamico, 6 cucchiai di olio, un pizzico di sale ed una macinata di pepe. Disponete il carpaccio di cachi in un piatto, unite la rucola ed il gorgonzola a pezzetti, condite con la vinagrette, spolverizzate con le nocciole e servite!

La minestra di riso con la verza Savoy cabbage and rice soup

Cucinato da Barbara
Con i primi freddi questo gustoso e caldo primo piatto è l'ideale! Provatelo, è davvero veloce da realizzare!

English version below


Per realizzarla vi occorrerà una piccola verza, 300g di riso carnaroli, brodo vegetale, 1 cipolla bianca, olio extravergine d'oliva.
Sfogliate la verza e, dopo aver tolto la costola centrale, riducetela a listarelle.
Dorate una cipolla sminuzzata in poco olio extravergine, unite la verza e fatela cuocere per pochi minuti, unite quindi un po' di brodo vegetale e continuate la cottura per 10'.
Unite quindi il riso, fatelo tostare, poi portate a cottura con altro brodo vegetale.
Servite, se lo gradite, spolverando di parmigiano o pecorino grattugiato.

Savoy cabbage and rice soup
This hearty and warm soup is perfect for the first cold days of winter. Try it with my mom's recipe, it's really quick and easy to make!

Ingredients:
1 small savoy cabbage
300 grams of Carnaroli rice
Vegetable broth
1 white onion
Extra virgin olive oil

Instructions:
Remove the leaves from the cabbage and, after removing the central rib, cut them into strips.
Brown a finely chopped onion in a little extra virgin olive oil, add the cabbage and cook for a few minutes. Then add some vegetable broth and continue cooking for 10 minutes.
Add the rice, toast it, then bring to a boil with more vegetable broth.
Serve, if desired, sprinkled with grated Parmesan or pecorino cheese.

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La sbrisolona al cacao

Cucinato da Barbara
Ancora un'ottimo dolce tratto dal libro "A scuola di Cioccolato", un'edizione che non deve mancare nella biblioteca di tutti gli amanti del cioccolato!


Per realizzare 20 piccole sbrisolone al cioccolato (oppure una grande) vi occorreranno 200g di farina bianca 00, 100g di farina di granoturco, 100g di farina di mandorle, 170g di zucchero a velo, 220g di burro, 70g d cacao amaro in polvere, 50g di tuorli, 5g di lievito in polvere, 1 baccello di vaniglia, 3-5g di sale.

Cominciate con l'impastare nella planeteria il burro freddo tagliato a pezzetti, con la farina di mandorle, lo zucchero a velo ed i semi estratti dal baccello di vaniglia con l'aiuto di un coltello a lama liscia.
Aggiungete quindi i tuorli, il sale e lavorate fino ad ottenere un composto piuttosto omogeneo. Versate quindi le due farine, il cacao ed il lievito ed impastate ancora, fino ad ottenere un composto di consistenza piuttosto sabbiosa, non perfettamente omogeneo.
Stendetelo a questo punto in una teglia da torta oppure negli stampi per tortine in silicone e cuocete in forno dapprima a 180°C per 6', poi ulteriori 20' a 120°C.

Omar Busi, autore della ricetta, consiglia a chi voglia preparare l'impasto senza l'ausilio di planetaria o fruste elettriche, di unire gli ingredienti su una spianatoia nell'ordine descritto e lavorarli velocemente per evitare di sciogliere il burro. Il composto dovrà risultare abbastanza granuloso.

La pasta con il cavolfiore

Cucinato da Barbara
Io ho usato le orecchiette, ma voi per realizzare questo gustoso primo piatto, potete scegliere qualsiasi altro formato di pasta corta!

1 grosso cavolfiore, 500g di orecchiette, 2 spicchi di aglio, 5 filetti di alici sott'olio, peperoncino, prezzemolo, olio extravergine d'oliva-

Lessate in acqua salata in ebollizione per 10' le cime di cavolfiore insieme alle orecchiette (se la pasta ha un tempo di cottura maggiore di 10 minuti, versatela prima nell'acqua).

Mentre la pasta con la verdura cuoce, imbiondite le spicchi d'aglio tagliati sottilissimamente in qualche cucchiaio di olio extravergine d'oliva, unite poi le alici e schiacciatele in padella, aggiungete il peperoncino. Mantecate infine il cavolfiore e le orecchiette con un poco di acqua di cottura, spegnete il fuoco, aggiungete prezzemolo tritato e servite!


La ricetta dei Friarelli

Cucinato da Barbara
Ad Avellino si chiamano Friarelli questi piccoli, dolci e deliziosi peperoni verdi; il nome deriva dalla loro preparazione più tipica, vengono chiamati così perchè tradizionalmente sono cotti fritti.



Prepararli è davvero semplice: basta far riscaldare dell'olio extravergine, far imbiondire un paio di spicchi d'aglio e poi unire i piccoli peperoni... decapitati e privati dei semi interni. Salare e portare a cottura. Pronti!

Quick & light saltimbocca

Cucinato da Barbara


Basta farcire con del culatello di Sauris ed un cerchietto di fette di Sottilette le light Kraft delle fettine di  magatello di vitello precedentemente salate, completare con una foglia di basilico e passarle in padella antiaderente con un goccio d'olio: il gioco è fatto! Più veloce e leggerò di così... non si può!

Mini melanzane viola sott'olio

Cucinato da Barbara
Durante il mio soggiorno avellinese, ho visto al mercato queste deliziose mini melanzane, non ho saputo resistere e le ho acquistate: la ricetta me l'ha consigliata il fruttivendolo stesso, per poter gustare in inverno, il sapore dell'estate!

Per avere 2 barattoli di mini melanzane viola sott'olio, vi occorreranno 1kg di mini melanzane, qualche spicchio d'aglio, alcuni peperoncini, origano, sale, olio extravergine, acqua ed aceto.

Private del picciolo le melanzane ben lavate e praticate su ognuna un taglio a croce sulla sommità in modo da arrivare a metà della lunghezza. Versare in una pentola in parti uguali acqua ed aceto, aggiugere una manciata di sale e ponete sul fuoco. Ad ebollizione avvenuta mettete un po' alla volta le melanzane e far cuocere 2-3 minuti, scolatele dapprima nello scolapasta, poi adagiatele su di un canovaccio per farle asciugare, fino a 24 ore. Prendertele quindi ad una ad una, ponete all'interno qualche pezzetto d'aglio e di peperoncino e adagiatele nel barattolo di vetro, completando ogni strato con un po' di origano. Versate ad ogni strato l'olio e completate con quest'ultimo fino a coprire del tutto le melanzane. Lasciate quindi il barattolo aperto per qualche ora, affinchè tutta l'aria abbia la possibilità di uscire, eventualmente rabboccare con altro olio. Lasciar insaporire per almeno un mese prima di assaggiarle.

Peperoni ripieni alla scamorza

Cucinato da Barbara
E' una ricetta pubblicata sul mensile Sale e pepe di settembre che ho ritrovato su molti blog, garanzia di un'ottima preparazione ed infatti è bella, buona e profumatissima, provatela!



Per realizzarla vi occorreranno 6 piccoli peperoni corno di buone oppure 4 grandi, 200g di scamorza bianca, 30 olive nere di Gaeta, 4 filetti di acciuga sott'olio, 1 cucchiaio di capperi dissalati, 1 spicchio d'aglio, olio, sale, basilico.

Lavate ed asciugate i peperoni, tagliate la calotta superiore nel senso della lunghezza e stufatela, dopo averla ridotta a quadretti, insieme allo spicchio d'aglio ed a a 3 cucchiai d'olio per dieci minuti.
Svuotate i peperoni dai semi e filamenti e cuoceteli coperti in padella con 2 cucchiai d'olio, girandoli spesso.
Tagliate la scamorza a dadini ed unitela alla dadolata di peperone, alle olive ed ai capperi e con questo composto riempite i peperoni e metteteli in forno a 200°C per 20, servendoli tiepidi dopo aver aggiunto tocchetti d'acciuga e foglioline di basilico.

Frozen fruit smoothies

Cucinato da Barbara
Niente di più facile e veloce da realizzare: basta utilizzare frutta congelata (tagliata prima in piccoli pezzi se la frutta è grande) e frullare, unendo a piacere yogurt, latte, succhi di frutta e zucchero o miele!


Le ricette sono tratte dalla rivista Better Homes and Garden.

Kiwi
1/4 di tazza succo di mela, 4 kiwi sbucciati e congelati
In un frullatore, unire il succo di mela ed i kiwi. Frullare e servire

Mirtillo-More-Ananas
2 tazze di spinaci freschi, 1/2 tazza di mirtilli congelati, 1/2 tazza di more congelate, 1 banana, 1/4 tazza di ananas fresco tritato, 1/2 tazza di succo d'arancia.

In un frullatore unire tutti gli ingredienti, frullare e servire. 

Carota-Mela
3 carote medie pelate e affettate, 3/4 di tazza di acqua bollente, 1/2 tazza di succo di mela
In una piccola casseruola cuocere le carote, coprendole con l'acqua prevista, fino a che sono tenere. Far raffreddare completamente e mettere le carote ed il liquido cottura nel bicchiere del frullatore. Aggiungere il succo di mela, frullare e servire.

Come calcolare la gradazione alcolica How to Calculate Alcohol Content

Cucinato da Barbara
Vi siete mai chiesti quale sia la gradazione alcolica dei liquori che preparate a casa? Io me lo sono chiesto per il mio Limoncello, ma anche per la crema di limoni o il liquore all'anice o il liquore di ciliegie!

English version below

Detto... fatto!
La gradazione alcolica corrisponde in pratica alla percentuale (in volume e non in peso) di alcol presente nella bevanda.

Essendo espressa in volume, questa percentuale deve tener conto di quanto aumenta il volume del liquido in seguito all'aggiunta dello zucchero: in pratica, per calcolare questo aumento di volume, è necessario considerare il peso specifico dello zucchero che è 1,6 kg/litro.

Volete calcolare la gradazione alcolica del mio Limoncello?

Dal valore suddetto, con una semplice formula inversa, si ottiene che l'aumento di volume per l'aggiunta di 0,8 kg, ossia 800g di zucchero (la dose del mio limoncello) è pari a 0,8/1,6=0,5 litri, cioè 500ml.

Il calcolo della percentuale di alcol del mio Limoncello a questo punto è semplice: 1000ml di acqua + 1000ml di alcol + 500ml dati dallo zuchero = 2500ml di bevanda totale e la gradazione alcolica in volume è perciò: 95x1000/2500=38% ossia 38°. Formula corretta grazie alle indicazioni di Prisca Traversa.

Abbastanza alcolico, non credete??

Altri liquori che trovate nel mio blog: la Crema di limoni, il Limoncello amalfitano, il Liquore di noccioli di ciliegia ed il Liquore all'anice.

Integro il post con due interessanti link:
Formula per riduzione/aumento grado alcolico liquori
Programma in excel per ottenere una voluta gradazione alcolica ad un liquore

How to Calculate Alcohol Content
Alcohol content is the percentage (in volume, not weight) of alcohol present in a beverage.

Since it is expressed in volume, this percentage must take into account how much the volume of the liquid increases after the addition of sugar. In practice, to calculate this increase in volume, it is necessary to consider the specific gravity of sugar, which is 1.6 kg/liter.

Do you want to calculate the alcohol content of my Limoncello?

From the above value, with a simple inverse formula, it is obtained that the volume increase for the addition of 0.8 kg, or 800 grams of sugar (the dose of my limoncello) is equal to 0.8/1.6 = 0.5 liters, or 500 ml.

The calculation of the alcohol percentage of my Limoncello at this point is simple: 1000 ml of water + 1000 ml of alcohol + 500 ml given by the sugar = 2500 ml of total beverage and the alcohol content in volume is therefore: 95 x 1000/2500 = 38% or 38°. Formula corrected thanks to the indications of Prisca Traversa.

Enough alcohol, don't you think?

Other liqueurs that you can find on my blog: Lemon cream, Cherry pit liqueur, and Anise liqueur

Mini strudel integrali ai mirtilli

Cucinato da Barbara
Niente di più semplice che realizzare questi deliziosi piccoli strudel ai mirtilli, ma potete scegliere il frutto che più vi aggrada per prepararli!
Per prepararli ho utilizzato pasta phillo integrale, 450g di mirtilli, 1 mela golden tagliata a piccola dadolata, 100g di zucchero, la punta di un cucchiaino di cannella, la buccia grattugiata di un limone, burro fuso e zucchero a velo.

Mettete la frutta scelta e tagliata in una pentola, unite lo zucchero e cuocete per un quarto d'ora. Spegnete, lasciate raffreddare ed unite la buccia del limone e la cannella.

Realizzate dei piccoli quadrati di pasta phillo di circa 11cm di lato e mettete su ognuno di essi un cucchiaino della composta  in prossimità del bordo inferiore, arrotolando la pasta attorno alla frutta, a mo' di pacchettino: con questo dosaggio di frutta a me sono venuti 16 mini strudel.

Spennellate i rolls con burro fuso e fateli cuocere in forno a 180°C per circa 15 minuti.

Trasferiteli su una gratella, fateli raffreddare e spolverate con zucchero a velo.

Terrina di verdure estive

Cucinato da Barbara
Preparatela per un buffet, è davvero saporita e scenografica!


7 zucchine verdi medie 2 peperoni gialli 2 peperoni rossi 2 ciuffi di basilico 200g di ricotta 50g pecorino stagionato 30g grana padano 200g +2 cucchiai di panna 50g pinoli 10g colla di pesce timo, origano, ravanelli, insalatina.

Affettare per il lungo 5 zucchine con la mandolina, bianchirle in acqua salata per 2' e metterle ad asciugare su un canovaccio. Arrostire i peperoni sul fornello del gas, facendoli completamente annerire, avvolgerli in un foglio di scottex bagnato e lasciarli raffreddare, oppure metterli in un sacchetto di carta. Una volta freddi privarli della pelle e dei semi, tagliarli a listarelle sottili senza mischiare i colori. Tagliare a fettine le due restanti zucchine e saltarle in padella con aglio e timo, insaporendo con sale e pepe. Ammollare 2 g di colla di pesce in acqua fredda, strizzarla ed unirla alle zucchine ancora calde, a fiamma spenta, mescolando per bene. Saltare separatamente i peperoni rossi e gialli con aglio, olio ed origano, sale e pepe e come fatto per le zucchine, unire 2g di colla di pesce ai gialli e 2g ai rossi. Setacciare la ricotta, amalgamarvi il pecorino grattugiato, il grana grattugiato, il basilico tritato, i pinoli leggermente tostati, sale, pepe e 4g di colla di pesce sciolta in 2 cucchiai di panna calda; amalgamare il tutto unendo 200g di panna poco montata. Foderare uno stampo rettangolare tipo plum cake con pellicola per alimenti e foderarlo con le zucchine, lasciandole ampiamente debordare; fare uno strato sottile di mousse, uno di peperoni gialli, ancora uno di mousse, uno di zucchine, uno di mousse, uno di peperoni rossi, finire con la mousse e chiudere con le zucchine. Passare in frigo per almeno tre ore prima di servire e accompagnare con una insalatina condita da un dressing di ravanelli (vinagrette tradizionale con 4 ravanelli tagliati a piccolissima dadolata).

Ricetta e foto della chef Laila Adamolli Ban.

L'arista al sale

Cucinato da Barbara
Un piatto freddo per l'estate per la cui cottura ho utilizzato la lasagnera rettangolare apribile che rende più facile togliere.. la crosta, una volta cotto il piatto!


Prepararla è davvero semplice: rosolate in poco olio un pezzo di arista da un chilogrammo e pepatela. In una pirofila fate uno strato di sale grosso, aggiungete un paio di rametti di rosmarino e l'arista. Ricoprite con altro rosmarino e con altro sale grosso, inumidendolo per permettere una maggiore adesione. Tutto in forno a 220° per quaranta minuti circa. Lasciate intiepidire, poi togliete la crosta e tagliate l'arista sottilmente, condendola con un filo d'olio e accompagnandola da una fresca insalata.


Pepite di tacchino

Cucinato da Barbara
Dopo aver fatto gli hamburger di tacchino, ho pensato di modificare leggermente gli ingredienti e sono veramente rimasta soddisfatta del risultato: queste mini polpettine sono davvero delizione, provare... per credere!!!


Se volete realizzare gli le pepite di tacchino, vi occorreranno:
250g di petto di tacchino
250g di lonza di maiale
30g di capperi già dissalati
2 rametti di timo
1/2 spicchio di aglio
olio, sale e pepe.
Mettete nel mixer (io ho utilizzato il frullatore ad immersione frullatore 3 in 1 Desire della Russell Hobbs) il tacchino, il maiale, i capperi, l'aglio, sale e pepe e tritate. Con l'impasto ottenuto preparate delle mini polpettine e cuocetele in padella con poco olioe qualche rametto di timo.
Le pepite di tacchino sono pronte per essere portati a tavola!

Hamburger tacchino e rucola

Cucinato da Barbara
Ho visto questa ricetta su Sale e Pepe di questo mese e me ne sono subito innamorata: cinque minuti per prepararla, dieci minuti per cuocerla e gli hamburger tacchino e rucola sono a tavola!  



Se volete realizzare gli hamburger di tacchino e rucola, vi occorreranno 500g di petto di tacchino, 50g di rucola, 30g di capperi già dissalati, 150g di stracciatella, 4-5 pomodorini, 2 rametti di rosmarino, 1/2 spicchio di aglio, olio, sale e pepe.

Mettete nel mixer  (io ho utilizzato il frullatore ad immersione frullatore 3 in 1 Desire della Russell Hobbs) il tacchino e tritatelo, tagliate la rucola, i capperi, aggiungeteli al tacchino, insieme a sale e pepe. Preparate quattro hamburger (se non avete l'apposito attrezzino, potete formare delle polpette schiacciate con le mani inumidite). Strofinate una padella con l'aglio spellato, unite l'olio e riscaldate. Mettete a cuocere gli hamburger contornati dai pomodorini a metà o in quarti, i rametti di rosmarino e cuoceteli coperti per circa 4-5' per lato.  All'ultimo minuto di cottura mettete un po' di stracciatella su ogni hamburger, mettete sopra i pomodorini e servite.
Gli hamburger tacchino e rucola sono pronti per essere portati a tavola!

Pagnotta casereccia

Cucinato da Barbara
Per il profumo che si è sparso ieri sera per la casa sto ancora ringraziando Angelina, che mi ha regalato un po' della sua pasta madre, arzilla e pronta per panificare e la Trabo: hanno realizzato una pietra refrattaria fatta a mano, per cucinare al naturale su qualsiasi fonte di calore, che fa decisamente la differenza nella cottura del pane!


Per realizzare questa pagnotta casareccia ho utilizzato 200g di pasta madre, 600g di farina 1, 350g di acqua a temperatura ambiente, 10g di sale, un cucchiaino di miele.

Ho rinfrescato la pasta madre quattro ore prima di utilizzarla per fare il pane; ho quindi sciolto la pasta madre nell'acqua, ho poi aggiunto il sale ed il miele e, gradatamente, la farina. Lavorato nel robot per 5' a bassa velocità e posto a lievitare in una ciotola unta d'olio fino a che l'impasto è raddoppiato di volume.

Nel frattempo ha acceso il forno a 220°C ed ho inserito la pietra refrattaria a metà altezza. Dopo un'ora dall'accensione ho fatto scivolare la forma di pane sulla pietra ed ho fatto cuocere per 20', poi ho abbassato la temperatura a 180°C e fatto cuocere ancora per 35'.

Tirata fuori dal forno la pagnotta casareccia, ho lasciato che si raffreddasse su una gratella prima di tagliarla. Pronto a tavola!

Madeleines al cioccolato

Cucinato da Barbara
 “A scuola di cioccolato” è una guida che non deve mancare nella biblioteca basilare di un’amante della pasticcera: la consulenza del maître chocolatier Omar Busi lo rende unico e meravigliamente ricco (e in questo momento anche particolarmente conveniente: trovate A scuola di Cioccolato su Amazon scontato!).

Coprendo l'intero spettro del lavoro sul cioccolato - dai fondamentali del cioccolato alle istruzioni sul design avanzato – A scuola di cioccolato è la guida più ampia e completa sul cioccolato attualmente sul mercato. Il libro illustra le informazioni di base sugli ingredienti, attrezzature e tecniche comuni per la cucina e pasticceria, offrendo allo stesso tempo chiare istruzioni passo passo su come creare piccole praline e grandi torte.

Composto da sei sezioni (A lezione di cioccolato, Decorare con il cioccolato, La colazione, La pausa caffè, Il dopocena, I peccati di gola), è completato da un utilissimo glossario, ideale per gli studenti iscritti ai corsi di pasticceria di cioccolato e dolciumi, nonché per i professionisti ed i pasticceri che a casa propria vogliono migliorare le loro abilità nel lavoro del cioccolato.

Illustrate passo-passo le istruzioni riguardano tutti gli elementi essenziali sul cioccolato, dal temperaggio alla creazione di ganache, usando stampi, spatole, termometri, pennelli e altro ancora.
 
Belle foto a colori diventano fonte di ispirazione nel mentre risultano chiare ad illustrare le tecniche base.

Da quanto ho in mano questo splendido libro ho avuto voglia di realizzare le madeleines al cioccolato, il risultato è stato meraviglioso, ma abbiate l’accortezza di realizzarle utilizzando solo 5g di lievito: io ho raddoppiato la dose ed il risultato ha compromesso parzialmente l’estetica, facendo venire alla superficie tante piccole bolle!



Per realizzare circa 30 madeleines al cioccolato vi occorreranno 150g di uova, 180g di zucchero a velo, 115g di latte intero, 285g di farina bianca 00, 25g di cacao amaro in polvere, 140g di burro, 30g di miele, 1 limone non trattato. 
Sbattete le uova con lo zucchero precedentemente setacciato e la buccia grattugiata del limone. Unite il latte freddo in cui avrete precedentemente sciolto il cacao e mescolate.
Aggiungete gradualmente la farina setacciata con il lievito, mescolate bene per amalgamare e unite infine al composto il miele con il burro fuso a bagnomaria o al microonde. Lavorare la massa finché risulterà liscia ed omogenea. Lasciate rassodare in frigorifero per 1 ora. Trascorso questo tempo riempite con un sac-à-poche gli stampini per madeleines in silicone della Pavonidea e cuocete in forno a 160° per circa 12’. Lasciate raffreddare leggermente e sformate.
 

La confettura di pere

Cucinato da Barbara
Altra ricetta dal fortunatissimo libro "Fatto in casa". Tutt'altro che banale, anche se decisamente tradizionale, qualche goccio di grappa dona a questa confettura un sapore inusitato, ottima se consumata come una normale conserva  dolce, offre il meglio di se abbinata a formaggi stagionati e dal gusto deciso, come il pecorino stagionato.

                                                                                                    

Per realizzarla vi occorreranno: 1kg di pere williams, 600g di zucchero, 1 limone non trattato, 1 stecca di cannella, grappa.
Sbucciate le pere e detorsolate le pere, tagliatele a pezzi e mettetele in un tegame con la scorza del limone lavata, asciugata e tritata, il succo del limone, un bicchiere scarso d'acqua, aggiungendo la cannella e fancendo cuocere a fuoco basso. Dopo circa dieci minuti aggiungere lo zucchero, mescolare accuratamente e portare a cottura.
Quando le pere saranno tenere, eliminate la canella e passate il tutto al Passafino Ipac che oltre a rendere vellutate le vostre confetture, marmellate e conserve, è ottimo per setacciare la farina!
Riportate sul fuoco e mescolate di continuo facendo cuocere lentamente fino ad ottenere un composto omogeneo e trasparente. Spegnete il fuoco, bagnate con na spruzzata di grappa, mescolate ancora il tutto ed invasate, chiudendo ermeticamente i barattoli.

Le rose fiorite ai cinque cereali

Cucinato da Barbara
Il nome di questo dolce nasce dallo stampo utilizzato per cuocerlo, quello per rose fiorite in silicone di Pavonidea. Buone, salutari e anche esteticamente belle... cosa si può desiderare di più??



Per realizzare 11 rose fiorite vi occorreranno: 180g farina di grano tenero 00, 50g farina di riso, 30g farina di mais, 20g farina di grano saraceno, 20g di farina di segale, 110g zucchero, 8g lievito per dolci, un pizzicone di sale, 1 uovo, 250ml latte, 125 ml olio di oliva.
Setacciare in una ciotola le farine con il lievito, aggiungere lo zucchero ed il sale e mescolare. In altra ciotola mescolare l’uovo battuto leggermente con il latte e l’olio. Aggiungere gli ingredienti liquidi a quelli asciutti, mescolando gentilmente fino a che siano mescolati. Riempire gli stampini per rosa fiorita della Pavonidea con il composto fino ai ¾ degli stessi. Cuocere in forno a 170°C per 20 minuti circa o fino alla loro doratura. Toglierli dallo stampo e porli a raffreddare su una gratella, servendoli poi tiepidi o freddi.

Madeira cake

Cucinato da Barbara
Antica istituzione inglese, questo quattro quarti ricco e semplice deve il suo nome all'isola portoghese di Madeira, non perché la ricetta sia nata lì, ma perché gli inglesi hanno l'abitudine di bere un bicchierino di liquore Madeira insieme ad una fettina di questo dolce. Oggi si tende ad accompagnarlo con il tè, ma da St. John, il celebre ristorante londinese, che rispolvera antiche tradizioni culinarie, è ancora servito come un tempo!


Per prepararlo vi occorreranno:
230g di burro morbido
230g di zucchero
300g di farina 00
1 bustina di lievito per dolci
70g di mandorle in polvere
4 uova
la scorza di un limone grattugiata
zucchero a velo per decoro

La realizzazione è di una semplicità unica: mettete tutti gli ingredienti nella ciotola del robot e battete finché l'impasto diventa cremoso ed omogeneo. Versate l'impasto in uno stampo per torte a bordi alti (se usate come me lo stampo per Guglhupf in silicone non occorre imburrare ed infarinare) e fate cuocere in forno caldo a 180°C per circa un'ora.

Sfornate, fate intiepidire, togliete il dolce dallo stampo e cospargete con zucchero a velo.

Pronti in tavola!

La pastiera

Cucinato da Barbara
Sin d'ora auguri a tutti coloro che passano di qui per una Pasqua serena, magari accompagnata da una bella fetta di Pastiera!



Gli ingredienti necessari per la realizzazione della pastiera sono tanti e diversi.

Per il ripieno di grano da cuocere vi occorreranno:
220 gr di grano cotto
2 cucchiai di zucchero
un pizzico di sale
un pizzico di cannella
la scorza di un limone e di un'arancia
mezzo litro di latte intero
1 cucchiaio di burro

Mettete a bagno per 48h 220g di GRANO, scolatelo e lessatelo in acqua bollente per 15'. Scolatelo di nuovo e cuocetelo a fuoco passo per tre ore scarse con 2 cucchiai di ZUCCHERO, un pizzico di SALE, CANNELLA, la scorza di un LIMONE e di una ARANCIA, mezzo litro di LATTE ed 1 cucchiaio di BURRO.

Per realizzare l'involucro di pasta frolla vi occorreranno:
300 gr di farina
3 uova
150 gr di burro
150 gr di zucchero

Per la pasta frolla, impastate 300g di FARINA con 3 UOVA, 150g di BURRO, 150g di ZUCCHERO. Mettete l'impasto in frigo per almeno un'ora.


Continuiamo con gli ingredienti del ripieno, da aggiungere al grano cotto:
600 gr di ricotta
150 gr di zucchero
la scorza grattugiata di un limone
3 cucchiai di acqua di fiori di arancio
80 gr di canditi di cedro ed arancio
6 tuorli
il grano cotto come in precedenza
4 albumi montati a neve

Passate al setaccio 600g di RICOTTA, 150g di ZUCCHERO, la scorza grattugiata di 1 LIMONE, 3 cucchiai di ACQUA DI FIORI D'ARANCIO e 80g di canditi di cedro ed arancio; unite 6 TUORLI ed il GRANO cotto.

Ungente uno stampo da 26cm di diametro e dividete la frolla in due parti. Realizzate con la prima parte un disco tagliandolo con una rotella dentellata e ponentelo sul fondo della tortiera, coprendo i bordi. Rimettete lo stampo in frigo per mezz'ora.

Riprendete il ripieno, unite anche 4 ALBUMI montati a neve e versatelo tutto il ripieno nello stampo già coperto di pasta frolla.

Prendete il resto della pasta frolla e realizzate delle listarelle da incrociare sulla torta. Ponete in forno a cuocere a 180° per circa 1h 10'.

Edit aprile 2020
Anche quest'anno la pastiera non mancherà sulla nostra tavola di Pasqua, ma non potendo condividerla con gli amici, si è un po' ridimensionata ☺Buona Pasqua a tutti!

I bocconcini di ricotta di Lydia

Cucinato da Barbara
Stavolta mi sono ricordata di fotografare i buonissimi bocconcini di ricotta di Lydia prima di portarli a tavola!!


500g ricotta, 150g pane grattugiato (quantitativo indicativo, dipende dalla consistenza della ricotta), 200g parmigiano grattugiato, 3 uova, noce moscata q.b., 700g di passata di pomodoro La Verace Cirio, ½ cipolla, 1 costina di sedano, 1 carota, basilico abbondante, sale q.b.

Impastare la ricotta con le uova, aggiungere il parmigiano, un pizzico di sale, la noce moscata grattugiata ed il basilico tritato; unire quindi il pane grattugiato, fino ad ottenere un composto morbido ma consistente.
In un grande tegame far soffriggere il trito di odori, aggiungere la salsa e il sale (se il passato è troppo denso aggiungere un po’ di acqua). Bagnarsi le mani e formare delle palline non grandi (max 3 cm.) e adagiarle direttamente nella padella dove sta cuocendo la salsa (anche stavolta la quantità fotografata è metà dose, non entra tutta in padella!). Coprire con un coperchio e cuocere a fuoco medio basso per 20-25 minuti; ogni tanto smuovere la padella ed eventualmente aggiungere un po’ di liquido.


Liquore all'anice

Cucinato da Barbara
Quando è arrivato il libro "Fatto in casa",  l'ho sfogliato rimanendone totalmente affascinata: si tratta di un must che non deve mancare in una collezione base di libri di cucina. Questo è il libro per voi, se siete amanti della conservazione o se nella vostra cucina cominciate a sentirvi annoiate o limitate. 
Il libro, con le sue fotografie intriganti ed originali, vi darà nuove idee: si apre infatti con una introduzione sulla storia delle conserve e con vari consigli per farle riuscire al meglio, accompagnando poi ogni ricetta con una foto del risultato finale e concludendo con una sezione su come realizzare dei sacchetti, etichette e quant'altro per decorare inusualmente le vostre preparazioni e realizzare degli splendidi regali. 
Le combinazioni sono insolite e fanno venire l'acquolina in bocca: vi trovate ad esempio la gelatina di mele alle erbe aromatiche, le più classiche pesche sciroppate ed una inusuale confettura di frutti rossi, basilico e vaniglia, passando poi ad una conserva di pollo alle erbe aromatiche, alla lonza di maiale in conserva d'olio e spezie, una serie di tisane e di liquori che vi incuriosirà sicuramente e ancora condimenti, tante conserve salate e molteplici conserve dolci. Ho letto e riletto questo libro trovando ogni volta nuove ed intriganti idee, come il liquore che mi appresto a raccontarvi!

                                                                                    

1lt di alcol a 95°, 80g di anice stellato, 3g di coriandolo, 1 stecca di cannella, 4 chiodi di garofano, 1 stecca di vaniglia, 1 limone non trattato, 500g di zucchero, 1lt d'acqua.
Fate macerare le spezie e la buccia del limone con l'alcol in un vaso a chiusura ermetica per 20 giorni in un luogo buio e fresco, ricordandovi di agitare il barattolo almeno due volte al giorno. Trascorso il tempo indicato, sciogliete lo zucchero nell'acqua a freddo, mescolando a lungo con un cucchiaio fino a che si sarà sciolto completamente, poi aggiungete lo sciroppo ottenuto al macerato alcolico, lasciando riposare il tutto sempre chiuso per altri due giorni.
Dopo questo tempo, filtrate il liquore e imbottigliatelo: sarà pronto da consumare fin da subito, ma potete anche conservarlo chiuso ermeticamente.

L'ho trovato davvero semplice da preparare, non avevo idea si potesse realizzare un così buon liquore in casa: la base della sambuca è infatti costituita dagli oli essenziali ricavati dalla distillazione a vapore dei semi di anice stellato, addizionato di zucchero e altri aromi naturali e quindi pensavo che realizzare in casa un liquore analogo non avrebbe portato un così ottimo risultato!



Treccine alle olive, erbe & pecorino

Cucinato da Barbara
La ricetta originale, di Richard Bertinet, tratta dal libro "Pane" li chiama grissini. A me sono venuti davvero un po' troppo cicciottelli per l'idea che ho di un grissino, magari del tipo stirato, quindi... ho cambiato il nome!

 

Per realizzare una trentina di treccine vi occorreranno: 10g di lievito di birra fresco, 500g di farina bianca forte, 10g di sale, 350g di acqua. Vi serviranno anche 100g di olive nero tipo Kalamata non denocciolate (io si che le ho denocciolate e pure ridotte a piccola dadolata!), 50g di pecorino grattugiato, 5g di erbe di Provenza (ho preferito origano di montagna), farina gialla per spolverare.


Sciogliete il lievito con l'acqua, aggiungetelo alla farina setacciata e impastate leggermente con l'impastatrice a gancio alla velocità minima; incorporare successivamente il sale; aumentate la velocità e mescolate per altri 6-7 minuti, fino a aquzndo l'impasto non diventi liscio ed elastico. Trasferitelo sul piano di lavoro, dategli la forma di una palla e mettetela in una ciotola unta con olio, coperta con un canovaccio umido a lievitare in luogo tiepido fino al raddoppio del volume iniziale.
Rovesciate l'impasto lievitato su una superficie non di legno spolverizzata con farina e sgonfiando, dividetelo in tre: ad uno aggiungete il pecorino grattugiato, al secondo origano ed al terzo le olive nere a pezzi.  Date poi ai singoli impasti la forma di rettangoli dello spessore di ½ cm. Dal lato corto dell'impasto formate delle strisce larghe 1 cm circa, ripiegate ognuna su se stessa premendo in modo da far aderire bene le due superfici a contatto e nello stesso tempo attorcigliatele. Adagiatele su una teglia ricoperta con carta da forno e lasciatele riposare coperte per mezz’ora. Fatele poi cuocere in forno caldo a 220° per circa 15-20' o finché non siano dorate. Sfornare e far freddare.


Con questa ricetta partecipo al contest "The Foodbook - il libro è servito" di Polvere di Peperoncino in collaborazione con Bibliotheca Culinaria.

La zuppa di cipolle

Cucinato da Barbara
Questo piatto, insieme alle uova alla coque, agli spinaci all'olio e limone e alle mele al forno compone il menù del pranzo per il giorno 22 gennaio nel libro "Menù per un anno" di Erina Gavotti, edizione 1970. E' così che ho imparato a realizzare la zuppa di cipolle e la trovo talmente buona, da averla modifica... poco poco poco!


Vi occorreranno: 2kg di cipolle (non è specificato, io uso le cipolle ramate di Montoro), 1 pane in cassetta (sostituito con pane casareccio), 1 bicchiere d'olio, 130g di burro (uso quello chiarificato), 6 cucchiai colmi di asiago stravecchio grattugiato DOP, 1lt e 1/2 di brodo, sale.

Pulite le cipolle e mettetele intere sotto l'acqua corrente per una mezz'ora. Tagliatele a fettine, fatele cuocere con 80g di burro, l'olio ed il sale coperte, a fuoco molto moderato, per un'ora circa. Devono macerare e rimanere bionde e morbide. Fate tostare in forno il pane tagliato a fette. Preparate sei piccole pirofile imburrate; mettete in ciascuna 2 fette di pane e versatevi sopra qualche cucchiaiata di cipolle, poi una asiago stravecchio grattugiato; versate 2 mestoli di brodo, aggiungete pezzetti di burro, infornate per 10' a 200°C e servite.

Carnevale: Zeppole fritte, dolci e salate

Cucinato da Barbara
Sara Sapa ha appena ultimato un programma intitolato Pane amore e fantasia, un format di sicuro successo, sul canale satellitare Alice. Nelle ultime puntate ha realizzato queste zeppole, appena in tempo per il giovedì grasso: tra le tante ricette proposte, trovo che questa sia davvero speciale, sono venute spettacolarmente buone, soprattutto quelle salate, per me totalmente nuove!
 


Per realizzare le zeppole salate vi occorreranno:
1/2 kg di farina 0
300 g acqua
1 patata di media grandezza lessata con la buccia in acqua salata
150 g lievito madre o 12 di lievito di birra
5 g sale
e per il ripieno, a scelta
tonno e filetti di acciughe con cipolle rosse tropea, oppure mozzarella e pomodori





Per realizzare quelle dolci vi occorreranno:
1/2 kg di farina 0
300 g acqua
1 patata di media grandezza lessata con la buccia in acqua leggermente salata
150 g lievito madre o 12 di lievito di birra
5 g sale
30 g di uvetta ammollata in acqua tiepida e asciugata
zucchero semolato
crema pasticcera
crema gianduia
marmellata


Per friggere olio di arachidi.

Preparate separatamente i due composti, setacciando la farina in una ciotola; aggiungete la patata sbucciata e schiacciate, il lievito madre, l'acqua, il sale e impastate fino a ottenere una pasta morbida. Coprite con pellicola per alimenti o con un telo umido e lasciate lievitare in un luogo tiepido fino a che raddoppia di volume, in una ciotola spennellata d'olio. Spezzate l'impasto, unendo i ripieni scelti, formate dei filoncini lunghi 20 cm e formate poi le zeppole. Friggetele nell'olio caldo a 170 °C. Sgocciolatele su della carta assorbente per perdere l'unto in eccesso e servite le palline calde, rotolando quelle dolci nello zucchero semolato e aggiungendo a piacere la crema gianduia, quella pasticcera o la marmellata.


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