Crema di pecorino di Enzo Raspolli or Pecorino cream recipe

Cucinato da Barbara

Sono passati tanti anni da quel lontano 2004 eppure il forum della Cucina Italiana continua ad essere presente sulla mia tavola con la crema di pecorino di Enzo Raspolli che non manca mai nei miei buffet o tra i miei antipasti: scegliete voi se preparare una ciotola da cui ogni commensale si servirà (con abbondanza!!) oppure se preparare già dei crostini. Sappiate che in ogni caso finirà in un baleno, per quanto è buona! 

English version below

Sapore: gusto deciso e molto gustoso, una vera bontà.
Complessità: nessuna difficoltà.
Dove l’ho trovato? Forum Cucina Italiana anno 2004.

E’ un copia ed incolla di quanto aveva scritto Enzo, quindi… riporto anche i suoi commenti!

Siccome l'ho pubblicata due o tre volte e vado sempre ad occhio non vorrei che qualcuno confrontasse le varie versioni della crema di pecorino e mi sbugiardasse di fronte all'orbe telematico. Comunque è una vera ricetta senese del 400 anche se allora veniva fatta, ovviamente, nel mortaio e non con il frullatore come si fa oggi.

Ingredienti
circa 200 gr di pecorino semistagionato
un uovo sodo
un mazzetto di prezzemolo
10 foglie di basilico
olio extravergine d’oliva
sale e pepe

Preparazione
Si usi il pecorino abbastanza fresco e per 2-3 etti di questo di faccia rassodare un uovo.

Poi si metta nel frullatore del prezzemolo fresco, del basilico se c’è, una puntina di peperoncino e si frulli insieme al formaggio. Quando le verdure saranno ben amalgamate si aggiunga il torlo dell’uovo sodo e, continuando a frullare, 4-6 cucchiai di buon olio extravergine di oliva.

Se tutto va bene il composto impazzisce e si vedranno dei grumi di formaggio separati dall’olio. Benissimo.

Aggiungete anche il chiaro dell’uovo sodo e continuate a frullare e poi aggiungete dell’acqua fredda a cucchiai  e vedrete il miracolo.

Quando ormai siete per buttare via tutto il composto si rassoda improvvisamente ed anzi tende a diventare fin troppo duro tant’è che dovrete aggiungere acqua fino a portarlo alla consistenza della Nutella.

Se invece il composto non impazzisce peggio per voi e vi verrà una crema di pecorino “normale”. In ultimo aggiungete un poco di sale, se manca.

Sempre dal Forum della Cucina Italiana di quell'anno, Enzo ci ha regalato il paté di fegatini, che faccio con la sua ricetta da tantissimi anni e, come questa crema di pecorino, trovo sia semplicemente fantastico! Presto sulla tavola di Ricette Barbare!

The pecorino cream recipe by Enzo Raspolli is a classic Tuscan recipe that is always present on my table, at buffets or as an appetizer. You can choose to prepare a bowl from which each guest can serve themselves (with plenty!!) or prepare crostini already. In any case, it will be gone in a flash, because it is too good!


Taste: strong and very tasty, a real treat.
Complexity: no difficulty.
Where did I find it? Italian Cooking Forum, 2004.

This is a classic Tuscan recipe for pecorino cream, which is a delicious and versatile appetizer or snack. The cream is made with pecorino cheese, eggs, herbs, and olive oil. It can be served on crostini, crackers, or breadsticks, or it can be used as a dip for vegetables or fruit.

Ingredients:
200 grams (7 ounces) pecorino cheese, semi-aged
1 hard-boiled egg
1 bunch parsley
10 basil leaves
1/4 teaspoon red pepper flakes
4-6 tablespoons extra-virgin olive oil
Salt and pepper to taste

Instructions:
In a blender, combine the parsley, basil, red pepper flakes, and pecorino cheese. Add the hard-boiled egg yolk and 4-6 tablespoons of olive oil. Blend until smooth. Add the hard-boiled egg white and blend until combined.
With the blender running, slowly add a few tablespoons of cold water at a time until the cream reaches the desired consistency. Season with salt and pepper to taste.
"Impazzisce" is an Italian word that means "to go crazy" or "to foam up." In this context, it refers to the process of adding olive oil to the cheese mixture, which causes the cheese to separate into small clumps.
"Rassoda" is an Italian word that means "to solidify" or "to harden." In this context, it refers to the process of adding cold water to the cheese mixture, which causes the cream to thicken.

Tips:
Use a good quality pecorino cheese for the best flavor.
To make the cream ahead of time, store it in an airtight container in the refrigerator for up to 3 days.

Pasta melanzane e pesce spada or Pasta with eggplant and swordfish

Cucinato da Barbara
Inizialmente ho considerato questa gustosa calamarata di melanzane e pesce spada un ricco primo piatto, ma dopo averlo fatto varie volte ho visto che è praticamente un perfetto piatto unico, accompagnatelo da una fresca insalata e da un bel frutto e non avrete bisogno d'altro!

English version below


Sapore: gusto deciso e molto gustoso, una vera bontà.
Complessità: nessuna difficoltà.
Dove l’ho trovato? Trasmissione televisiva Giovani nonne con Vittoria de Nitis.


Per realizzare questa pasta con melanzane e pesce spada avrete bisogno di:
320 g di pasta formato calamarata o altra pasta corta a vostro gusto
300 g di pesce spada in fette spesse
200 g di pomodorini datterini gialli
50 ml di vino bianco secco
300 g di melanzane
1 spicchio di aglio
10 g pinoli
Sale e pepe
Basilico
Olio per friggere (io mi trovo bene con olio di arachidi)
Olio extravergine d’oliva

Tagliate il trancio di pesce spada in dadini e rosolatelo in olio e aglio. Aggiungete delle foglie di basilico, poi sfumate con ½ bicchiere di vino bianco. Unire i pomodorini datterini tagliati in 4 (ho dimenticato nel fare la spesa che Vittoria indicava di utilizzare i datterini gialli, quindi...), aggiungete altro basilico, salate e portate a cottura, aggiungendo se dovesse servire qualche cucchiaio d’acqua calda. Completate con una macinata di pepe.

Tagliate a cubetti le melanzane e friggetele, scolatele su carta assorbente e salatele.

Cuocete la pasta secondo i tempi indicati nella confezione, scolatela nella padella con il pesce spada e mantecate. Spegnete il fuoco, unite quindi le melanzane, i pinoli debitamente tostati in padella e altro basilico fresco.

Pronti in tavola!

Pasta with Eggplant and Swordfish
This is a delicious and hearty pasta dish that is perfect for a special occasion. The pasta is cooked in a sauce made with swordfish, eggplant, tomatoes, and basil. The dish is then topped with fried eggplant and pine nuts.

Flavor: a strong and very tasty taste, a real treat.
Complexity: no difficulty.
Where did I find it? Television show "Giovani nonne" with Vittoria de Nitis.

Ingredients:
320 grams (11.3 ounces) calamarata pasta or other short pasta of your choice
300 grams (10.6 ounces) swordfish, cut into thick slices
200 grams (7.1 ounces) yellow cherry tomatoes
50 milliliters (1.7 ounces) dry white wine
300 grams (10.6 ounces) eggplant
1 clove garlic
10 grams (0.35 ounces) pine nuts
Salt and pepper to taste
Basil
Oil for frying (I use peanut oil)
Extra virgin olive oil

Instructions:
Heat olive oil in a large skillet over medium heat. Add the garlic and cook for 1 minute, or until fragrant. Add the swordfish and cook for 2-3 minutes per side, or until browned. Add the tomatoes, basil, salt, and pepper. Bring to a simmer and cook for 5-7 minutes, or until the tomatoes are softened.
Meanwhile, cut the eggplant into cubes. Heat oil for frying in a separate skillet over medium heat. Fry the eggplant for 2-3 minutes per side, or until golden brown. Drain on paper towels.
Cook the pasta according to the package directions.
Drain the pasta and add it to the skillet with the swordfish sauce. Stir to combine. Add the fried eggplant, pine nuts, and more basil. Serve immediately.

Tips:
For the best results, use fresh swordfish.
If you don't have yellow cherry tomatoes, you can use regular cherry tomatoes or grape tomatoes.

Tegamata di cavoli or Cabbage sauté

Cucinato da Barbara

Ho sempre amato tutti i cavoli, nel mio blog le ricette per prepararli spaziano dalla classica insalata di rinforzo al cavolo rosso brasato, dalla padellata di salsiccia con cavolo cappuccio alla pasta con il cavolfiore, dalle tradizionali frittelle con i broccoli, ai burger con cimette di cavolfiore, dallo sformato con cavolfiori alla pasta con broccolo romanesco, solo per citarne alcune e se avete pazienza ne trovate davvero per tutti i gusti. Avevo però un problema: come cuocio il cavolo senza che la cucina abbia quell'odore caratteristico nonostante una cappa aspirante di notevole dimensione? E' venuto in mio soccorso Dario Bressanini ed il suo ultimo libro La scienza delle verdure. English version below


Sapore: buonissimi sia caldi, che tiepidi o a temperatura ambiente
Complessità: se avete un microonde niente di più facile
Dove l’ho trovato? Idea tratta dal libro La scienza delle verdure di Dario Bressanini

Dunque dicevamo... come risolvere il problema dell'odore di cavolo che invade la cucina ogni volta che lo preparate? Con il forno a microonde! Basta mettere l'ortaggio, tagliato in pezzi grandi qualche centimetro, in una ciotola di plastica adatta al microonde, aggiungere un cucchiaio d'acqua, coprire con pellicola per alimenti specifica per questo uso oppure usate l'apposito coperchio e accendete il vostro apparecchio alla massima potenza. Il tempo dipende dal vostro microonde, dal peso dell'ortaggio e dal grado di cottura desiderata, non vi resta che sperimentare, partendo da pochi minuti e poi replicando fino a portare a completa cottura.

Il vantaggio non è solo quello di avere una verdura cotta senza alcun odore e senza sporcare tante stoviglie, ma anche quello di non inzuppare l'ortaggio di acqua, così che mantenga una consistenza più croccante: le sostante aromatiche e quelle nutrienti non si disperdono nell'acqua di cottura, come avviene nella bollitura tradizionale!


Gli ingredienti per realizzare questa tegamata sceglieteli in una o tante varietà: io ho cotto separatamente al microonde cavolfiore bianco, cavolfiore viola, cavoletti di Bruxelles, cime di broccolo e kale o cavolo riccio, poi li ho riuniti in un tegame aggiungendo olio, aglio rosolato, peperoncino e alici sott'olio, ne è uscito un piatto saporito, gustoso e davvero profumato, che aspettate a provarlo?

Cabbage sauté
I've always loved cabbages. In my blog, I have recipes for cabbage dishes ranging from classic rinforzo salad to braised red cabbage, from sausage and cabbage skillet to pasta with cauliflower, from traditional broccoli fritters to cauliflower burgers, from cauliflower casserole to pasta with Romanesco broccoli, just to name a few. But I had a problem: how do I cook cabbage without the kitchen smelling like cabbage, even with a large extractor hood?

Dario Bressanini and his latest book, La scienza delle verdure, came to my rescue.

So, how do you solve the problem of cabbage smell that invades the kitchen every time you cook it? With the microwave oven!

Just put the vegetable, cut into pieces a few centimeters in size, in a microwave-safe plastic bowl, add a tablespoon of water, cover with food wrap specifically designed for this use or use the appropriate lid, and turn on your appliance at maximum power. The cooking time depends on your microwave, the weight of the vegetable, and the desired degree of cooking. You just have to experiment, starting with a few minutes and then repeating until it is cooked through.

The advantage is not only that you have a cooked vegetable without any smell and without dirtying too many dishes, but also that the vegetable is not soaked in water, so it retains a more crunchy texture. The aromatic and nutrient substances are not lost in the cooking water, as happens with traditional boiling!

For this tegamata recipe, choose your ingredients in one or many varieties. I cooked cauliflower, purple cauliflower, Brussels sprouts, broccoli florets, and kale in the microwave separately, then I combined them in a pan with oil, sautéed garlic, chili pepper, and anchovies. The result was a flavorful, tasty, and truly fragrant dish. What are you waiting to try it?

Ingredients:
1 head of cauliflower, cut into florets
1/2 head of purple cauliflower, cut into florets
1 pound Brussels sprouts, halved
1 bunch broccoli florets
1 bunch kale, chopped
1/4 cup olive oil
2 cloves garlic, minced
1/2 teaspoon chili pepper flakes
1/4 cup anchovies, drained and chopped

Instructions:
Cook the cauliflower, purple cauliflower, Brussels sprouts, and broccoli florets in the microwave according to the instructions above.
Heat the olive oil in a large skillet over medium heat. Add the garlic and chili pepper flakes and cook for 1 minute, or until fragrant.
Add the cooked cabbage and kale to the skillet and stir to combine.
Cook for 5-7 minutes, or until heated through.
Stir in the anchovies and serve immediately.

Tips:
For a more flavorful dish, use a variety of cabbages.
If you don't have anchovies, you can substitute with capers or olives.
Serve with crusty bread  for a complete meal.

Lasagne napoletane di carnevale or Neapolitan Lasagna for Carnival

Cucinato da Barbara
Pur avendo una suocera avellinese ed un suocero napoletano, la prima volta che ho assaggiato questo piatto è stato a Trieste, a casa di Annibale un caro amico di mio marito e poi anche mio, napoletano DOC. Ero alle prime armi in cucina, a malapena sapevo preparare una pasta al pomodoro, ma Annibale fu molto paziente e chiaro nello spiegarmi questo piatto e da più di trent'anni lo preparo con la sua ricetta, che conservo gelosamente ed ogni volta il pensiero vola lontano, ad un caro amico che non c'è più. 

English version below

Sapore: buonissime sia calde, che tiepide o a temperatura ambiente
Complessità: tanti passaggi, sono piuttosto lunghe da preparare, ma meritano!
Dove l’ho trovato? Ricetta di famiglia

Per preparare le lasagne di carnevale alla napoletana vi occorreranno:
300 g di lasagne ricce (è un formato particolare di pasta secca)
200 g di ricotta
200 g di pecorino semistagionato grattugiato
300 g mozzarella vaccina di qualche giorno, ben scolata
Per le polpettine: 400 g di carne di vitello e/o di maiale macinata, 1 uovo, pane raffermo, pecorino grattugiato, sale e pepe, olio di arachide per friggere.

Potete preparare la lasagna in varie tappe, io ad esempio il giorno prima preparo il ragù e le polpettine ed il giorno prescelto per gustare la lasagna non faccio altro che assemblarla.

Per preparare il ragù alla napoletana vi rimando al post già scritto in precedenza.

Per le polpettine, vi consiglio invece di raddoppiare la dose, se anche voi avete in famiglia "ladri di polpette" che si aggirano in cucina spiluccando queste caramelle di una bontà senza eguali.

Sono molto semplici da realizzare, basta mescolare in una ciotola la carne macinata con pane raffermo ammollato in latte e ben strizzato, pecorino grattugiato, poco sale ed un'abbondante macinata di pepe. Fare delle piccole polpettine del diametro di meno di due centimetri e friggerle in abbondante olio di semi di arachide. Scolarle dorate e far perdere l'olio in eccesso su carta casa o carta paglia.


Quando siamo pronti per assemblare la lasagna la prima cosa da fare è cuocere la pasta al dente, scolarla e disporla su canevacci a perdere l'acqua, non sovrapponendola ad evitare che si possa attaccare.

Poi procediamo mettendo un mestolo di ragù sul fondo della pirofila e alterniamo le lasagne di pasta con ricotta, ragù, il formaggio grattugiato, mozzarella e polpettine.

Completiamo con abbondante ragù e passiamo in forno a 180°C per una mezz'ora.

Pronti in tavola!

Neapolitan Lasagna for Carnival
Despite having an Avellinese mother-in-law and a Neapolitan father-in-law, the first time I tasted this dish was in Trieste, at the home of Annibale, a dear friend of my husband and then of mine, a true Neapolitan. I was just starting out in the kitchen, I could barely make tomato sauce, but Annibale was very patient and clear in explaining this dish to me and for over thirty years I have been preparing it with his recipe, which I jealously guard and every time my thoughts fly far away, to a dear friend who is no longer there.

Ingredients:
300 grams (10.6 ounces) curly lasagna noodles
200 grams (7.1 ounces) ricotta cheese
200 grams (7.1 ounces) grated semi-aged pecorino cheese
300 grams (10.6 ounces) well-drained mozzarella cheese
For the meatballs:
400 grams (14.1 ounces) ground beef and/or pork
1 egg
Stale bread, soaked in milk and squeezed dry
Grated pecorino cheese
Salt and pepper
Peanut oil for frying

Instructions:
Prepare the lasagna in stages. The day before, prepare the ragù and meatballs. On the day you want to serve the lasagna, simply assemble it.

To prepare the Neapolitan ragù, follow the instructions in the previous post.

To prepare the meatballs, combine the ground beef, egg, soaked bread, grated pecorino cheese, salt, and pepper in a bowl. Mix well. Form small meatballs, about 1 inch (2.5 cm) in diameter. Fry the meatballs in hot peanut oil until golden brown. Drain on paper towels.

When you are ready to assemble the lasagna, cook the lasagna noodles according to the package directions. Drain and spread the noodles out on a clean kitchen towel to drain any excess water.

In a 9x13 inch (23x33 cm) baking dish, spread a layer of ragù on the bottom. Layer the lasagna noodles, ricotta cheese, ragù, grated pecorino cheese, mozzarella cheese, and meatballs.

Top with a generous amount of ragù. Bake in a preheated oven at 350 degrees Fahrenheit (180 degrees Celsius) for 30 minutes, or until the cheese is melted and bubbly.

Tips:
If you don't have peanut oil, you can use any other type of vegetable oil.

Torta salata vegetariana con funghi e castagne or Vegetarian pie with mushrooms and chestnuts

Cucinato da Barbara

Sono sempre stata affascinata da quelle splendide torte salate inglesi, le cosiddette pies: pork pie, Sheperd’s pie, pot pie, fish pie… ma a fermarmi dal provare a realizzarle erano le modalità di misurazione degli ingredienti, con le unità di misura del sistema britannico non mi trovo affatto a mio agio. Capirete quindi la mia gioia quando nel gruppo Re-Cake è stata introdotta la preparazione di gennaio, una pie vegetariana con ripieno di funghi e castagne. 😍 

English version below

Sapore: buonissima sia tiepida che a temperatura ambiente
Complessità: tanti passaggi, niente di complicato, ma piuttosto lunga
Dove l’ho trovato? Il gruppo di Re-Cake l’ha scovata, tradotta e adattata da Hairy Bikers, sito della BBC

Il risultato ottenuto è a dir poco entusiasmante, la farò più volte tale e quale e poi cercherò di introdurre altre varianti, sempre utilizzando la ricetta per questa splendido impasto.

Passiamo ai molteplici ingredienti necessari per realizzare questa torta salata vegetariana.

Per il “guscio” che la conterrà vi occorreranno:

350 g di farina 0
200 g di burro freddo
Un pizzico di sale
2 tuorli
Acqua fredda

 
Per il ripieno invece vi occorreranno:
50 g di burro
2 porri
350 g di funghi
2 spicchi di aglio tritato
Timo fresco
15 g di funghi secchi  ammollati
50 g di farina 00
1 cucchiaino di senape di Digione
100 ml di marsala 
200ml di brodo vegetale 
200 g di castagne cotte

Cominciamo con il preparare la sfoglia: mettete farina, il burro a pezzi ed un bel pizzico di sale nel robot da cucina e azionatelo alla massima potenza ed intermittente, fino ad ottenere una fine sbriciolata. Aggiungete un turlo ed all’incirca 100 ml di acqua fredda o quella che sarà necessaria per compattare l’impasto. Toglietelo dal robot, lavoratelo brevemente su un piano e formate una palla che andrà in frigo a riposare una mezz’ora avvolta in pellicola per alimenti.

Si passa quindi a preparate il ripieno.

In un largo tegame mettete il burro, unite i porri affettati e fate cuocere a fuoco basso per circa 5 minuti. Aggiungete i funghi  freschi a pezzi  e fate cuocere ancora 4–5 minuti, poi unite l'aglio passato allo schiaccia aglio oppure tritato finemente, le foglie di timo ed i funghi reidratati tagliati a pezzi..

Quando il composto riprende calore, aggiungete la farina, mescolando velocemente e accuratamente, perché possa ricoprire tutte le verdure. 

Aggiungete quindi il cucchiaino di senape, sfumate con il marsala e fate evaporare, poi unite il brodo caldo, riportate il tutto a ebollizione, poi abbassate la fiamma e continuate a mescolare finché non si sarà addensato, il composto a fine cottura non deve risultare liquido, ma piuttosto denso. Completate aggiungendo le castagne cotte, salate a gusto, coprite con il coperchio e lasciate raffreddare completamente.

Al momento della cottura riscaldate il forno a 190°C se statico, 170°C se ventilato.

Riprendete quindi dal frigo la sfoglia e dividetela a metà, una leggermente più grande dell'altra. Tirate il pezzo più grande fino a ottenere una sfoglia spessa un paio di millimetri e rivestite un piatto da pie da 24 cm. Aggiungete il ripieno freddo e completate con la seconda sfoglia, sempre dello spessore di circa un millimetro, inumidendo i bordi per sigillarla. Praticate un foro o dei tagli al centro della pie per lasciare che il vapore fuoriesca, spennellate con il secondo tuorlo e cuocete in forno per 40–45 minuti, o finché la sfoglia non sarà dorata.

Pronti in tavola!

Se volete saperne di più del gruppo Re-Cake fate un salto a trovarle!


Vegetarian pie with mushrooms and chestnuts
I have always been fascinated by those wonderful English pies, the so-called pies: pork pie, shepherd's pie, pot pie, fish pie... but what stopped me from trying to make them were the methods of measuring ingredients, I am not at all comfortable with the units of measurement of the British system. So you can imagine my joy when the preparation of January was introduced in the Re-Cake Facebook group, a vegetarian pie with a filling of mushrooms and chestnuts.

Flavor: Delicious both warm and at room temperature
Complexity: Many steps, nothing complicated, but rather long
Where I found it: The Re-Cake group found it, translated and adapted it from Hairy Bikers, BBC website


For the "shell" that will contain it you will need:
350 g of type 0 flour
200 g of cold butter
A pinch of salt
2 egg yolks
Cold water

For the filling you will need:
50 g of butter
2 leeks
350 g of mushrooms
2 cloves of garlic, minced
Fresh thyme
15 g of dried mushrooms, soaked
50 g of type 00 flour
1 teaspoon of Dijon mustard
100 ml of Marsala
200 ml of vegetable broth
200 g of cooked chestnuts

Let's start by preparing the dough: place flour, butter cubes, and a generous pinch of salt in a food processor and pulse at high speed and intermittently until you get a fine crumble. Add one egg yolk and about 100 ml of cold water or as much as needed to compact the dough. Remove it from the food processor, knead it briefly on a work surface and form a ball that will go in the fridge to rest for half an hour wrapped in plastic wrap.

Then we proceed to prepare the filling.

In a large skillet, melt the butter, add the sliced leeks and cook over low heat for about 5 minutes. Add the chopped fresh mushrooms and cook for another 4-5 minutes, then add the garlic passed through the garlic press or finely chopped, the thyme leaves and the rehydrated mushrooms, cut into pieces.

When the mixture starts to heat up, add the flour, stirring quickly and carefully, so that it can coat all the vegetables.

Then add the teaspoon of mustard, deglaze with the Marsala and let evaporate, then add the hot broth, bring everything to a boil, then lower the heat and continue stirring until it has thickened, the mixture at the end of cooking should not be liquid, but rather thick. Complete by adding the cooked chestnuts, salt to taste, cover with the lid and let cool completely.

At the time of cooking, preheat the oven to 190°C (375 degrees F).

Then remove the dough from the fridge and divide it in half, one slightly larger than the other. Roll out the larger piece until you get a dough about 2 millimeters thick and line a 24 cm pie dish. Add the cold filling and top with the second dough, always about 1 millimeter thick, moistening the edges to seal it. Make a hole or cuts in the center of the pie to allow the steam to escape, brush with the second egg yolk and bake in the oven for 40-45 minutes, or until the crust is golden brown.

Polpette di carne cotta or Meatballs with cooked meat

Cucinato da Barbara

Cominciamo l'anno con una ricetta cosiddetta di riciclo, nel mio caso avevo carne usata per fare il brodo e ho cercato in internet un modo per riutilizzarla. Sul sito del Cucchiaio d'Argento ho trovato la ricetta dei Mondeghili, sapete cosa sono? Io ho imparato che il termine maschile non significa niente altro che polpette e deriva dallo spagnolo albondigas trasformato negli anni in mondeghilo, nato proprio per riutilizzare il manzo avanzato.

Sapore: adoro le polpette, ma queste sono decisamente superlative!
Complessità: nessuna difficoltà
Dove l’ho trovato? Sito de Il Cucchiaio d'Argento

I miei non si possono propriamente definire mondeghili, perché la ricetta è realizzata con ingredienti un po' differenti da quelli che prevede la tradizione, ma partendo dalla ricetta del Cucchiaio d'Argento ho utilizzato... quello che avevo in casa e cioè:

500 g di cappello del prete di manzo e di gallina lessi
200 g di mollica di pane raffermo
50 g di parmigiano grattugiato
100 di salame golfetta (la ricetta prevedeva la mortadella)
prezzemolo
2 uova (da ricetta 1 uovo per 400 g di carne)
latte intero
sale e pepe
noce moscata
pangrattato
burro e olio extravergine d'oliva

Ho cominciato con mettere a bagno nel latte tiepido la mollica di pane raffermo. Mentre questa si ammorbidiva ho tritato nel robot da cucina la carne, dopo aver privato la gallina di pelle e ossa, insieme al salame golfetta.

Ho quindi trasferito in una ciotola il trito ed ho aggiunto dapprima la mollica di pane ben strizzata dal latte e sminuzzata, poi il parmigiano, le uova leggermente battute, il prezzemolo tritato, sale e pepe ed un pizzico di noce moscata.

Ho mescolato con cura, formando quindi delle grosse polpette leggermente schiacciate.

Ho passato le polpette direttamente nel pane grattugiato e le ho fritte in padella con olio e burro per pochi minuti, poi passate su un foglio di carta assorbente ed infine servite ben calde!

Pronti in tavola!

Meatballs with cooked meat
Let's start the year with a so-called recycling recipe. In my case, I had meat that I had used to make broth, and I looked online for a way to reuse it. On the Cucchiaio d'Argento website, I found the recipe for Mondeghili. Do you know what they are? I learned that the masculine term means nothing more than meatballs and comes from the Spanish word albondigas, which over the years became mondeghilo, born precisely to reuse leftover beef.

Ingredients:
500 g (17.63 oz) boiled beef and chicken neck meat
200 g (7.05 oz) stale bread crumbs
50 g (1.76 oz) grated Parmesan cheese
100 g (3.53 oz) mortadella
Parsley
2 eggs 
Whole milk
Salt and pepper
Nutmeg
Breadcrumbs
Butter and extra virgin olive oil

Instructions:
Soak the stale bread crumbs in warm milk. While the bread crumbs are softening, chop the meat and salami in a food processor, after removing the skin and bones from the chicken.
Transfer the ground meat to a bowl and add the bread crumbs, squeezed dry from the milk and crumbled, Parmesan cheese, lightly beaten eggs, chopped parsley, salt, pepper, and a pinch of nutmeg.
Mix well, then form large, slightly flattened meatballs.
Dip the meatballs directly in the breadcrumbs and fry them in a pan with oil and butter for a few minutes, then drain on a paper towel and serve hot!


...