Cioccarancio

Cucinato da Barbara
Pubblico nuovamente questa torta in ricordo di una grande Chef. La Bavarese arancia e cioccolato della mia Maestra Chef Laila Adamolli Ban


Per il bisquit: 100g farina 50g fecola 100g zucchero 30g cacao 6 uova
Montare le uova con lo zucchero, aggiungere le polveri mescolate tra loro ed il sale e versare su una leccarda ricoperta da carta forno (60 x 30) infornare per 10-15’ e freddare appoggiando capovolto su carta forno con leccarda sopra.
Tagliare con cerchio DUE cerchi uno diam 26 ed uno leggermente inferiore.

Per la bavarese: 300g succo d’arancia 8 tuorli 50g zucchero 25g maizena buccia 1 arancia 16g colla pesce 500g panna fresca
Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la maizena, il succo e portare a cottura a bagnomaria con la buccia grattugiata di 1 arancio. Aggiungere la colla di pesce ammollata prima in acqua fredda e far raffreddare. Unire infine la panna montata.

Per la bagna: 100g acqua 150g zucchero 300g succo d’arancia 100g grand marnier
Bollire l’acqua con lo zucchero, aggiungere a freddo il succo d'arancia ed il liquore e passare al setaccio.

Per finire: 200g cioccolato fondente al 50% fuso, 150g pistacchio verde tritato, torrone bianco

Montaggio del dolce: foderare con la pellicola uno stampo da 26cm diam. Adagiare sul fondo il bisquit e bagnarlo con la bagna, pennellare con cioccolato fuso e versare metà bavarese. Ripetere l'operazione con bisquit più piccolo.
Passare in frigo per un minimo di tre ore. Adagiarlo su piatto portata e decorare con granella pistacchio intorno e con torrone spezzettato sopra. Qui è stato unito anche un rametto d'edera prima spennellato con l'albume battuto e poi spolverato con zucchero, per decorazione.

Testi e preparazione del dolce Chef Laila Adamolli Ban. Ciao Laila, manchi.


Carpaccio di baccalà all'aceto balsamico di Modena IGP

Cucinato da Barbara
Perfetto per la cena della Vigilia e veloce da preparare, se disponete di baccalà ammollato!



Ingredienti
320g di baccalà dissalato a fettine sottili (carpaccio)
80g di misticanza o insalata mista
40g di barbabietola ridotta in piccola dadolata
40g di finocchio
aceto balsamico e aceto di vino rosso
olio extravergine d'oliva
sale
pepe nero in grani

Preparazione
Sbollentare per 1’ in acqua bollente il carpaccio, condirlo con un filo d’olio extravergine, un cucchiaio di aceto balsamico e lasciarlo marinare per 10’.

Disporre l’insalata nel piatto da portata, aggiungere il finocchio tagliato sottilmente, i dadini di barbabietola, aggiungere il pesce e condire con olio extravergine e appena prima di portare in tavola, qualche goccia di aceto balsamico.

Nella mia cucina
Aceto Balsamico di Modena

Cucinare, Salone dell'enogastronomia e delle tecnologie per la cucina di Pordenone Fiere

Cucinato da Barbara
Oltre 130 eventi tra degustazioni, show cooking e minicorsi di cucina, 150 espositori: l’evento gastronomico del Nordest ritorna alla Fiera di Pordenone.



C’è grande attesa per conoscere il programma della 4^ edizione di Cucinare, Salone dell’enogastronomia e delle tecnologie per la cucina in programma alla Fiera di Pordenone dal 13 al 16 febbraio 2016.

Questa manifestazione si è affermata, nonostante i pochi anni della sua storia, come l’evento fieristico di riferimento nel Nordest per gli operatori del settore e per tanti appassionati foodies.

I 18.000 visitatori di Cucinare 2015, di cui 15% operatori del settore, sono indicatori del successo crescente della manifestazione (+30% rispetto all’edizione precedente) merito di un format innovativo che affianca stand commerciali ad un variegato calendario di eventi. Circa 150 gli espositori presenti in fiera in rappresentanza dei due macro settori di riferimento di Cucinare: le filiere agroalimentari delle eccellenze made in Italy (aziende vitivinicole, birrifici e distillerie, salumifici, caseifici, oleifici; produttori di pasta, pasticcerie e prodotti da forno; prodotti ittici) e le tecnologie per la cucina (accessori, arredamento e complementi d’arredo per le cucine professionali; attrezzature per cottura, refrigerazione, lavaggio e preparazione per bar, ristoranti).

In programma durante il Salone oltre 130 iniziative tra dimostrazioni, degustazioni, minicorsi e show cooking che hanno come protagonisti le associazioni, le istituzioni, i produttori, i ristoratori del territorio tutti impegnati nel presentarne le eccellenze enogastronomiche.

Punta di diamante della manifestazione è sicuramente Stars Cooking, l’evento nell’evento ideato e realizzato da Fabrizio Nonis che porta ogni anno alla Fiera di Pordenone chef stellati di fama internazionale e volti noti della TV.

Tra gli ospiti delle passate edizioni ci sono stati, Chef Rubio, Carlo Cracco, Luca Montersino, Massimiliano Alajmo, Giancarlo Perbellini, Emanuele Scarello, Gennaro Esposito, Luca e Nicola Portinari…presenze che hanno acceso su Cucinare i fari dell’attenzione mediatica attirando pubblico da tutto il Nordest.

Viste le premesse c’è grande attesa per conoscere gli ospiti di Stars Cooking 2016. Tante le novità in programma per la 4^ edizione di Cucinare come Beer&Co., la zona dedicata ai birrifici artigianali di qualità: stand, degustazioni, laboratori e tanti eventi valorizzeranno questo mondo che conta numerosissime eccellenze.

A Cucinare 2016 grande attenzione anche per i nuovi stili alimentari, dal biologico al vegano, e per le intolleranze, prima fra tutte la celiachia: in programma laboratori ed incontri sul tema oltre alla possibilità di acquisto di prodotti certificati presso gli stand. Immancabile lo spazio dedicato ad EnoPordenone, associazione provinciale che sarà presente per valorizzare le cantine d’eccellenza del territorio. Da sempre Cucinare collabora con le principali scuole alberghiere del Nordest che quest’anno saranno coinvolte in un concorso organizzato da ERSA, agenzia regionale per lo sviluppo rurale, nell’ambito della promozione del marchio di certificazione “AQUA” (Marchio Collettivo di qualità garantito dalla regione FVG. "AQUA IN BOCCA" è il titolo della sfida che metterà alla prova gli studenti su attività pratiche tipiche del settore dell’accoglienza.

Tante le collaborazioni prestigiose che affiancano la manifestazione: Electrolux Professional e KeCucine, allestiranno due cucine completamente attrezzate, una professionale top di gamma e una domestica, dove realizzeranno le loro ricette gli chef protagonisti di Cucinare, ERSA, Coop Consumatori Nordest, Acqua Dolomia ed Ecozema intervengono come partner tecnici mettendo a disposizione i loro prodotti per tutte le iniziative e proponendo eventi dedicati. FIPE-Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Ascom e l’accademia di cucina di Pordenone Qucinando saranno tra i promotori di alcuni degli eventi in programma mentre Italia a Tavola, Ristorazione Italiana Magazine, QB quantobasta, iGrandiVini.com e Sconfinando costituiscono i Media Partner della manifestazione.

Espositori d’eccellenza ospiti di fama internazionale, partner prestigiosi, grande popolarità tra addetti ai lavori e appassionati di cucina: ci sono quindi tutti i presupposti affinché la quarta edizione di Cucinare consacri questo evento come punto di riferimento per il business della cucina a Nordest. Cucinare, per piacere per mestiere.
Fiera di Pordenone dal 13 al 16 febbraio 2016, orario 10.00-20.00, martedì 16 orario 10.00-18.00.

http://www.cucinare.pn

#loveseverin: Pulitore a vapore Hygenius ® delight

Cucinato da Barbara
Severin Elettrodomestici ha scelto 16 blogger per testare i suoi numerosi prodotti. Oggi si comincia con il Pulitore a Vapore  Hygenius ® delight.




Niente più secchi d'acqua pesanti da portare in giro per casa o detergenti aggressivi o sforzi inutili per la pulizia e l'igienizzazione dei pavimenti di casa: la Hygenius ® delight è praticamente una scopa elettrica a vapore secco ad alta temperatura, pulisce le superfici dure delicate in modo appena umido ed elimina con una passata fino al 99,9% dei batteri.


Pulisce tutti i tipi di sporco da pavimenti duri sigillati. Con l'accessorio in dotazione permette di pulire tappeti e moquette rendendoli freschi in modo rapido e semplice.


Con solo 1,9 kg di peso ed un serbatoio dell‘acqua rifornibile durante il funzionamento senza tempi di attesa, la Hygenius ® delight è pronta all'uso dopo soli 30 secondi.


Con pratiche clips ed un cavo lungo 5 metri, ha una dotazione di 2 panni in microfibra lavabili in lavatrice con comoda chiusura a velcro.

Dettagli prodotto
Serbatoio di acqua riempibile durante il funzionamento senza attendere
Ad alta temperatura del vapore secco, pulisce pavimenti duro
Arresta automaticamente la produzione di vapore durante le pause di lavoro
Fino al 99,9% di batteri eliminati
Ergonomica e dall'impugnatura morbida
Inclinabile
Include: 2 panni in microfibra, uno spessore per distanziare l'apparecchio da utilizzare per tappeti o moquette
Lunghezza del cavo ca. 5 m
Raggio d'azione di circa 5 m
Capacità serbatoio acqua: 220 ml
Tempo di funzionamento di circa 10 minuti
Peso 1,9 kg
In vendita su Amazon a 73 euro

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Best in Town: Ventunsettembre

Cucinato da Barbara
Oggi per la mia rubrica che ha la presunzione di rivelarvi quanto reputo sia il meglio di Trieste, vi porto nel mondo virtuale dei blog per conoscere e raccontarvi di una splendida persona.

Chi è Cristina Rojaz e cos'è Ventunsettembre?
Chi è Cristina? Eh bella domanda. Cristina è una quarantaquattrenne, pignola e un po’ rompina, mamma e moglie (in ordine puramente casuale) nata e cresciuta a Trieste.
Poco più che ventenne da un giorno all'altro decisi di abbondare il caldo nido dei genitori, sempre spinta da un desiderio di autonomia.
Fino a quel momento non avevo assolutamente idea di come cuocere un uovo e mai e poi mai mi sarei immaginata di essere qui ora a condividere quella che nel tempo è diventata una grande passione.
Ho lavorato nel settore dell’import export per più di vent'anni. Vittima come tanti della crisi,le circostanze mi hanno obbligata a ‘reinventarmi’, a rimettermi a studiare cose nuove per reinserirmi nel mondo del lavoro.
Con fatica e paura (soprattutto di deludere me stessa) sto percorrendo ora nuove strade, in attesa della prossima uscita.
Spiegare cos'è Ventunsettembre è già più semplice.
È una raccolta personale di pensieri e ricette.
È il mio angolo virtuale che mi ha permesso di incrociare tanta bellissima gente, da cui apprendere, con cui creare percorsi comuni o semplicemente per scambiare quattro chiacchiere.
Il mio blog è anche complice della nascita di alcune grandi amicizie.

Se non erro questa estate hai festeggiato dieci anni dalla pubblicazione del tuo primo post, sei un'antesignana delle blogger! Quale è stato lo spunto per il tuo primo sito MondoCristina poi diventato Ventunsettembre?
Accidenti, sono già passati dieci anni e presa dai mille recenti cambiamenti della mia vita non me sono neanche accorta. Wow, ammetto che mi sono emozionata leggendo questa domanda, grazie per avermelo ricordato. 

Mondodicristina era nato da un piccolo battibecco con mio marito su questioni informatiche e in una caldissima giornata estiva per non brontolare ad oltranza indossai le mie scarpette da ginnastica, cuffiette e ipod e via per una bella corsa (eh all’epoca avevo sane abitudini). Metro dopo metro la mia mente ha partorito mille pensieri, tra questi creare un sito. Completamente digiuna di nozioni tecniche in merito, ma testarda come e più del solito, rincasata mi sono messa al computer e la sera stessa ero online con Mondodicristina. Ero molto soddisfatta di esserci riuscita, ma poco dopo mi sono ritrovata davanti ad un grande dilemma: cosa scrivo?
Senza una frequenza fissa ho iniziato a raccontare delle mie passioni, della mia quotidianità in maniera molto semplice cercando di non scendere troppo nel personale.
Il sito all'epoca era stato sviluppato con un programma per mac (iweb, che ora non esiste più) e non prevedeva la possibilità di commentare i post. Non avevo idea se qualcuno mi leggesse davvero, mi divertiva farlo ugualmente… finché un giorno ricevetti una mail: wow un lettore!!! Emozione a mille!!! Ero elettrica, felice. Ricordo che iniziai a camminare avanti e indietro per il salotto. Avete presente un cane super scodinzolante al ritorno del suo padrone a casa? Ecco, io ero così.
Ovviamente ho risposto, ma questa mail ha scatenato in me una grande curiosità: sarà l’unico lettore o ce ne sono altri? Ho cercato quindi il modo di capire se fosse il solo… con stupore e meraviglia scoprii che così non era. Onorata e gioiosa mi sono sentita anche travolta da un senso di ‘responsabilità’:wow, mi leggono, devo impegnarmi a scrivere meglio, a pubblicare contenuti sempre migliori (l’ho detto vero che sono pignola??).Ma soprattutto, cosa interessa davvero ai miei lettori? Indagai meglio e notai che senza quasi accorgermene avevo iniziato a parlare quasi esclusivamente di cucina e di ricette. Decisi di dare una svolta, cambiare grafica, cambiare nome al sito, insomma: ripartire. Mondodicristina non mi piaceva più, ma non ho avuto grande fantasia nel nuovo dominio, sono rimasta sul personale, la mia data di nascita!

Come definiresti la tua cucina?
Semplice ma curata. Sono alla ricerca dei sapori di un tempo, il profumo del dolce appena sfornato, del pane fatto in casa, degli odori di un minestrone e perché no, del dolce un po’ più tecnico per mettere in pratica quanto appreso nei vari corsi di cucina che mi sono dilettata a frequentare nel tempo.

Qual è l'identikit del tuo lettore tipo?
È abbastanza vario: dalla signora appassionata di cucina al social addicted.
Il bello di avere un blog è entrare in contatto con altri blogger, come è successo tra noi, condivisione, è la prima cosa che deve motivare un blogger.

Cosa hai preparato la prima volta che hai messo piede in una cucina?
Davvero lo devo confessare così spudoratamente?? Respiro profondo, tanta vergogna e dai, te lo racconto: un piatto di gnocchi di patate comperati pronti nel reparto gastronomia di un supermercato. Li ho stracotti e tuffati in un cumulo di formaggi che invano ho cercato di sciogliere assolutamente nel modo sbagliato. Quel pover'uomo a cui avevo proposto questa meraviglia  stava cercando di buttar giù quell'intruglio senza dire nulla. La scena: io seduta difronte a lui, sorridente, tutta felice di aver impiattato il mio primo pranzo, tento di assaggiare uno gnocco e me ne ritrovo infilati nella forchetta un blocco intero. Lui calmo e pacato cerca di sdrammatizzare e mi dice che non sono male, addento e…. di colpo gli sfilo via il piatto: era a dir poco immangiabile! Abbiamo ordinato la pizza. E non ti dico in che condizioni era la pentola in cui ho tentato di fondere i formaggi!!!! Malgrado tutto questo due anni dopo mi ha sposata.

Quale è la ricetta pubblicata sul sito alla quale sei più affezionata e perché?
Una delle più semplici, la torta di mele che mi prepara sempre mia mamma (da cui non ho ereditato la passione per la cucina perché proprio non è nel suo dna).

Piccole défaillances, nel realizzare un piatto, capitano a tutti prima o poi, ma difficilmente vengono raccontate nel proprio blog: a te è mai capitato? Raccontaci dai... 
Ma sì dai, dopo il blocco di gnocchi che sarà mai raccontare di quando ho sfornato un semplice plumcake e assai sicura di me non ho neanche pensato di fare la classica prova stecchino per assicurarmi che fosse cotto. L’aspetto era invitante, guarda caso andavo di fretta e volevo scattare le foto prima che calasse il sole. Preparai le tavole di legno che uso come sfondo fotografico, ci appoggiai la griglia per raffreddare i dolci. Indossati due bei guantoni da cucina presi con decisione lo stampo, lo capovolsi e… hai presente la polenta appena cotta su un tagliere? Ecco… uguale uguale, ma dolce!

Nel corso degli anni le preparazioni, gli stessi ingredienti delle ricette cambiano: a te è successo di modificare radicalmente una preparazione fatta anni addietro?
Assolutamente sì. Nel tempo mi sono documentata di più (ho una libreria zeppa di libri e manuali più o meno tecnici). Ho ahimè anche capito che alcuni corsi da me frequentati in passato mi hanno fornito informazioni errate soprattutto sui lievitati. Devo ringraziare per questo il Molino Moras, con cui collaboro da alcuni anni per avermi ‘formata’ in questo senso. Chi mi segue sa che la passione per le farine mi ha letteralmente travolta!

La mamma, la nonna, lo zio o la vicina di casa... chi è stato il tuo mentore, da chi hai "ereditato" la passione per la cucina e la fotografia?
La passione per la fotografia la devo assolutamente a mio papà: ricordo ancora la magia di veder apparire dal nulla le immagini sulle carte appese nella piccola camera oscura che si era creato nel ripostiglio di casa.le domeniche sul Carso triestino ad infilarmi nella buona parte delle sue inquadrature e le serate con gli amici di famiglia di proiezioni delle diapositive. Conservo gelosamente tutte le foto di quanto ero bambina, frutto della sua passione e ricordi indelebili di un’infanzia felice. Per la cucina non saprei dire, credo di essere stata contagiata dalle super donne della famiglia di mio marito.

Ultima domanda, ma non meno importante: quale consiglio daresti ad una giovane blogger che si affaccia ora su questo variegato mondo? Qual è l'ingrediente segreto di un bello (e buono!) food blog?
Dici che il mio blog sia bello quindi? Mmmmh io ci scopro mille difetti ogni giorno. L’unica cosa che posso consigliare è di non lanciarsi in questo variegato mondo con grandi aspettative, di farlo con semplicità, genuinità, non solo dei piatti proposti ma proprio d’animo. Le cose belle, che siano amicizie piuttosto che collaborazioni poi arrivano da sole. Spontaneità! Consiglio soprattutto di non credersi mai arrivati, di cercare sempre di metterci impegno e dedizione, ma soprattutto di farlo per divertimento e divertendosi. Il mio blog è stato abbastanza fermo nell'ultimo anno, non potermi dedicare con la giusta dedizione mi ha portata piuttosto a fermarmi, ma sono qui ora di nuovo ad arrampicarmi sui mobili di casa alla ricerca del raggio di luce e la giusta inquadratura (che poi giusta non lo è mai, ma lasciatemi nella convinzione che ogni tanto ci riesca per davvero)!


Un fritto leggero: chicken fingers

Cucinato da Barbara
Un fritto croccante, gustoso, ma che sia anche leggero? E friggere mentre chiacchierate amabilmente con gli amici in un altra stanza? Da oggi è possibile, grazie alla Purifry Multi Friggitrice Russell Hobbs: questi chicken fingers sono pronti in poco tempo e sono realizzati senza alcun grasso aggiunto!


Per realizzare dei chicken fingers salutari e pratici con Russell Hobbs per quattro persone vi occorreranno:


500g di petto di pollo

250g yogurt magro
1 limone
sale
pepe
pane grattugiato
timo

Tagliare il petto di pollo a strisce e metterlo a marinare nello yogurt, nel quale prima avrete premuto il succo di un limone, lasciandolo riposare in frigo per un paio d'ore.

Preparare un pangrattato aromatizzato tritando del pane raffermo con del timo e della buccia di limone grattugiata.
Scolate il pollo dallo yogurt, salatelo leggermente e passatelo nel pangrattato, premendo per bene.
Preriscaldate l'apparecchio per alcuni istanti fino a che raggiunge la temperatura di 180°C, poi cuocete il pollo per 20-22', avendo l'accortezza di girarlo a metà cottura.
Servire con la vostra salsa preferita.

Pasta alla crema di zucca

Cucinato da Barbara
Dopo i ravioli di zucca, il risotto con la zucca, la minestra di pasta e zucca e la cremosa di zucca e carote, quest'autunno va in scena la pasta con la crema di zucca, una bontà da non lasciarsi scappare! 


Per realizzare questa gustosissima pasta vi occorreranno:
320g di spaghetti
350g di polpa di zucca gialla
una cipolla
rosmarino
olio extravergine di oliva
sale
parmigiano grattugiato

Tritate la cipolla, facendola stufare in padella con un paio di cucchiai d’olio. Poi unite la polpa di zucca a dadini. Fate stufare coperto, aromatizzando con foglie di rosmarino intere ed un pizzico di sale.
Dopo circa 10’ di cottura eliminate le foglie di rosmarino e frullate.

Condite con questo intingolo la pasta cotta in acqua salata per il tempo necessario, spolverando con abbondante parmigiano grattugiato.

Frittura leggera

Cucinato da Barbara
Realizzare un fritto salutare e leggero, ma comunque gustoso non è più un ossimoro, grazie alla Purifry Multi Friggitrice Russell Hobbs.

Fritta è buona pure la carta di giornale, dice Giobbe Covatta, ma l'ago della bilancia o la ricerca di una cucina più salutare sconsigliano questo tipo di cottura. Oggi però grazie ad una innovativa tecnologia della Russell Hobbs che sfrutta la potenza di cottura dell'aria a rapida circolazione, la Purifry Multi Friggitrice cuoce alimenti freschi o surgelati con pochissimo olio, conservando la croccantezza ed il gusto tipici di questo tipo di cottura.



COME FUNZIONA
Una veloce circolazione d'aria calda cuoce i cibi all'interno del cestello, che ha decine di tagli lungo i lati e sul fondo, cosa che permette all'aria di entrare da tutte le direzioni. L'aria viene aspirata nella friggitrice Russell Hobbs tramite due griglie laterali dell'unità e l'aria calda fuoriesce dal retro (quindi è molto importante che l'apparecchio sia posto ad una certa distanza dal muro o da altri apparecchiature).



Altra cosa che la differenzia da tutte le altre friggitrici con olio tradizionali, è il tempo di attesa che sarebbe necessario all'olio per riscaldarsi: la Purifry Multi Friggitrice è pronta molto velocemente per l'uso! Ma questo vuol veramente dire che sia la vera alternativa ad una frittura senza grassi?


RISULTATI OTTENUTI  
Posso sinceramente testimoniare che non è "aria fritta" il risultato ottenuto con la friggitrice Russell Hobbs. Parliamo di patatine fritte fatte in casa, i cui risultati variano in funzione della varietà di patate utilizzata e dello spessore della fetta: basta un semplice cucchiaino d'olio, con il quale "massaggiare" le patatine, posizionarle nel cestino e far partire l'apparecchio per 25-30 minuti a 180°C per avere una bella finitura croccante: il cibo esce bollente e ben cotto ed ad centro non si perde nulla della morbidezza e succosità.


L'importante è ricordarsi di smuovere il contenuto del cestello a metà cottura: le patatine risultano soffici e fondenti al centro e dorate e croccanti all'esterno. Praticamente come le patatine fritte tradizionali, ma estremamente più sane! La differenza con le patate cotte in forno tradizionale, scelte dalle persone in luogo di quelle fritte perché più salutari, è davvero enorme. Una delle differenze è l'assenza di untuosità, il cibo non è asciutto, anzi è umido ed il gusto è davvero buonissimo!



Con questo nuovo tipo di friggitrice non si realizzano solo le patate fritte! Io ho provato a cuocere con successo Onion rings, Chickens fingers, Fish and chips, ma anche a fare il pollo arrosto e muffin, tutto con ottimi risultati.

Effetti ancora migliori si ottengono poi utilizzando prodotti surgelati. Pulire l'apparecchio è molto facile, soprattutto se si dispone di una lavastoviglie, in quanto tutti i componenti asportabili sono lavabili in lavastoviglie.

COMPLESSIVAMENTE
Posso concludere che Purifry Multi Friggitrice funziona davvero ed è una sana alternativa per friggere con pochissimi grassi: avreste mai pensato che una porzione abbondante di patatine fritte potesse apportare solo 130 calorie? 

** Novità del blog: le informazioni nutrizionali **

Coniglio al tegame

Cucinato da Barbara
Una ricetta veloce da preparare, per un secondo piatto gustoso, pratico e salutare!

                   

Per realizzarlo vi occorreranno:
4-6 cosce di coniglio parzialmente disossate, se preferite
sale e pepe
un paio di spicchi d'aglio
1 tazza scarsa di brodo vegetale
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
rosmarino
4-5 patate

Preriscaldare il forno a 200° C. 
Strofinare il coniglio con il sale ed una parte di foglie di rosmarino. Mettete in un tegame e aggiungete le patate tagliate in grossi pezzi, gli spicchi d'aglio spellati, sale e pepe e terminare con l'olio. Coprite e cuocete a fuoco moderato per 40' o fino a cottura, girando i pezzi di coniglio almeno una volta. Completate con foglie di rosmarino fresco e portate in tavola.



Chi va al Molino Moras... s'infarina!

Cucinato da Barbara
Vi ricordate quando alle elementari le maestre ci portavano in gita nei caseifici o nelle fattorie per vedere come veniva munto il latte o come si produceva la mozzarella?
Qualche giorno addietro ho potuto rivivere le stesse emozioni provate ormai una.... entina di anni fa! Con la differenza che invece di alunne vocianti ho avuto modo di fare la conoscenza di foodblogger di grido e davvero simpatiche e di avere come "maestre e maestri" che ci hanno guidato nella visita del Molino Moras e del Salumificio Dentesano i titolari delle stesse ditte! La visita è cominciata davanti allo stabilimento del Molino Moras, che come vedete raffigura in facciata una effige Sant'Antonio.


La leggenda vuole che nell'antichità la categoria dei mugnai fosse sprovvista di Santo Patrono e che quindi per decidere quale Santo dovesse fungere da loro protettore i mugnai francesi si riunirono in una grande cattedrale e liberarono una colomba decidendo sarebbe stato l'animale a decidere il loro Patrono, in base a quale statua di Santo si fosse poggiata.Vola vola... vola vola... sapete quanto grandi sono queste cattedrali francesi... la colomba si appollaiò... ai piedi di un diavoletto! E quindi si decise che ogni Mugnaio avrebbe scelto il proprio Santo Protettore.

Ci hanno accompagnato nella visita dell'Azienda Moras, che quest'anno ha festeggiato i 110 anni di attività, Nicoletta MorasAnna Pantanali e Valentina Zilli, che ci hanno raccontato la storia del Molino, ma soprattutto, ci hanno dato la possibilità di vedere come da un chicco di grano si arrivi ad uno dei prodotti che in cucina si usa di più, la farina.


Una visita molto istruttiva, che mi ha dato modo di conoscere e poter sfatare tante leggende metropolitane, come quella che la farina 00 provochi il diabete o la farina Manitoba sia l'unica causa delle malattie dell'era moderna! Nel Molino Moras si lavora prevalentemente il grano tenero da cui si ricavano graniti - per pasta fresca e gnocchi - e la farina che si utilizza in pasticceria, nelle pizzerie e nei panifici.

Una volta che i camion contenenti il grano tenero arrivano in Azienda, prima ancora che il prodotto venga scaricato vengono compiute una serie di analisi per verificare la sanità della granaglia, con particolare riguardo al contenuto in tossine e all'umidità.


A questo punto ho cominciato ad alzare il sipario su un mondo a me totalmente sconosciuto: credevo di conoscere la differenza tra farina 0 o doppio 0 o integrale e invece non sapevo che in funzione delle sue caratteristiche qualitative, una partita di frumento può essere adatta ad una destinazione d'uso piuttosto che ad un'altra: un frumento tenero destinato alla produzione di farine per fare biscotti non può che essere diverso da uno destinato alla panificazione ed è ancora diverso da quello impiegato per i prodotti ad alta lievitazione. 


Sapete che è improprio definire una farina "raffinata" per il semplice fatto che in un Molino non esiste una raffinatrice? Non fate l'errore della sottoscritta che pensava che una farina 00 avesse una granulometria inferiore della 0: non è questa la differenza! La differenza è in realtà determinata dal contenuto di sali minerali, denominati "ceneri" in quanto si misurano dal residuo che rimane bruciando la farina: la farina tipo doppio zero ha il contenuto in ceneri più basso che va ad aumentare in quella di tipo zero, nel tipo uno, due ed integrale. Più è basso il contenuto di ceneri e più la farina viene prodotta non utilizzando l'esterno, ma solo il cuore del chicco di grano; per molire la farina integrale, ad esempio, si usa l'intero chicco.


Cosa fa quindi un mulino? Del mulino fanno parte un sito per l’immagazzinamento del grano ed un fabbricato a più piani dove il frumento viene pulito e macinato. Si, avete letto bene, semplicemente macinato, nessuna “raffinazione” chimica o meccanica!  Il grano e successivamente i prodotti che si ottengono fanno un percorso in verticale, in modo che scendano per la forza di gravità dai piani superiori alle successive macchine installate nei piani inferiori. La frantumazione dei chicchi avviene per un’azione di compressione nel passaggio tra i vari cilindri che sono distanti o accostati a seconda della finezza della macinazione voluta, decisa dal mugnaio.


Una volta che i chicchi sono frantumati... si passa al setaccio! Quello che vedete riprodotto in foto è semplicemente servito come dimostrazione di quello che fanno le macchine, ma il principio è ovviamente lo stesso. Si passa quindi al riposo necessario dopo lo stress derivante dalla macinazione, che va fatto in appositi contenitori che lascino ossigenare la farina. Anche dopo, quando la farina viene confezionata, deve essere fatto in sacchi con microfori che consentano una necessaria "respirazione".


Se ne avete voglia, guardate questo interessantissimo video che spiega passo passo tutto il cammino fatto dal chicco di grano fino a giungere sotto forma di farina nelle nostre case!

Ma non dimentichiamo che "le maestre" avevano come "alunne" delle foodblogger, quindi non poteva mancare in un appuntamento così qualitativamente importante, un vero Maestro: Giovanni Gandino, grazie al quale non solo abbiamo avuto il piacere di gustare ottimi grissini, pane e focacce, ma che ci ha incantato spiegandoci nel dettaglio solo la verità, tutta la verità e niente altro che la verità sul lievito madre, facendoci anche dono di questo prezioso prodotto da lui nutrito e cresciuto per più di quindici anni!



Ma non è mica finita qui! Nella stessa giornata oltre a visitare il Salumificio Dentesano, abbiamo assaggiato gli ottimi vini dell'Azienda Masùt da Rive, provato le Coccole della Ditta Ferri ed i prodotti della Pasticceria Tondon, accompagnati dalla professionalità della Rivista Q.B. Quanto basta. Ma di tutto questo vi parlerò la prossima volta!

Intanto un grazie sentito a tutte le Aziende e ad Cristina Rojaz, autrice del blog Ventun Settembre, che ha tenuto i contatti con tutte le blogger partecipanti.

Burger vegetariani

Cucinato da Barbara
Dopo aver fatto i burger di salmone e di trota salmonata, proviamo una versione adatta anche ai vegetariani!


Per realizzare questi burger vegetariani vi occorreranno:
500g patate
200g di cimette di cavolfiore
1 carota lessata e tagliata a cubetti
1 cucchiaio di mais cotto
fagiolini lessati e tagliati a pezzetti
erba cipollina tagliuzzata
Una falda di peperone rosso ridotta in dadolata
olio extravergine d'oliva
sale

Lessate le patate con la buccia in acqua salata. Scolatele, sbucciatele e schiacciatele grossolanamente con una forchetta.
Cuocete al vapore le cimette di cavolfiore e schiacciate anche queste grossolanamente.
Unire tutti gli altri ingredienti, aggiungete un cucchiaio d'olio all'occorrenza e assaggiate: eventualmente salate, poi preparate dei burger utilizzando l’apposito utensile oppure a mano, delle grosse polpette schiacciate.
Cuocete i burger in una larga padella con poco olio, girandoli a metà cottura.
Serviteli accompagnati da una fresca insalata.

*** Novità del blog: le informazioni nutrizionali ***


Pasta al sugo di papaccelle

Cucinato da Barbara
Mi sono avanzate un po' di papaccelle da quelle che come ogni autunno metto sott'aceto per gustarle in inverno e l'idea di farci un sugo non è stata per niente malsana: l'estate è tornata d'imperio sulla nostra tavola!


Per realizzare questo delizioso sugo vi occorreranno:
320g di pasta corta
4 papaccelle, private del torsolo e dei semi,
400g di pezzettoni di pomodoro o polpa
uno spicchio di aglio
2 filetti di acciuga dissalati
un cucchiaio di capperi dissalati
olio extravergine d'oliva
sale pepe
basilico

In una grande padella far scaldare l’olio, aggiungere i filetti di acciuga e lo spicchio di aglio schiacciato, che, una volta dorato, andrà eliminato.
Unire quindi le papaccelle ridotte in quadretti e i pezzettini di pomodoro. Aggiungere quindi i capperi e assaggiare per valutare la necessità di salare, portare quindi a cottura.
Cuocere la pasta e condirla con l’intingolo, unendo da ultimo qualche fogliolina di basilico.

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Insalata di mele, pere e finocchi

Cucinato da Barbara
Un'insalata a base di frutta, delicato antipasto per questo inizio d'autunno!


Per realizzare questa insalata di mele, pere e finocchi per quattro persone vi occorreranno:
2 mele Royal Gala
4 pere Forelle
2 finocchi
rucola o altra insalatina
1 cucchiaino di senape in grani
il succo di un limone
1 cucchiaio di aceto di mele
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale e pepe macinato al momento

Tagliate le mele, le pere ed i finocchi a fettine sottili.
Preparare la vinaigrette, battendo con una forchetta senape, aceto di mele ed olio extravergine d'oliva.
Disporre la frutta e la verdura  nel piatto, condire con sale, pepe e la vinagrette e portate in tavola.

Pollo al limone, timo e peperoncino or Roasted Chicken with lemon, thyme & chili

Cucinato da Barbara

Un secondo piatto che si prepara in un batter d'occhio, mettendo insieme tutti gli ingredienti e che si cucina in forno: ottima ricetta questo Pollo al limone, timo e peperoncino, ispirato dal magazine Sweet Paul!



Per realizzare il pollo al limone, timo e peperoncino per quattro persone vi occorreranno:


4 sovracosce di pollo con fuselli
sale
2 peperoncini sbriciolati
2 teste d'aglio
il succo di un limone
1/2 tazza di brodo di pollo
una manciata di mandorle spellate
2 cucchiai di olio d'oliva
timo

Preriscaldare il forno a 200 ° C.
Strofinare il pollo con il sale, il timo ed il peperoncino.
Mettere in una pirofila e aggiungere le teste di aglio intere, il  succo di limone, il brodo di pollo e le mandorle. Terminare con l'olio.
Mettere in forno e cuocere per circa 45 minuti o fino a cottura.


Pronti in tavola!

Risotto prosciutto e melone

Cucinato da Barbara
Il più tipico degli antipasti estivi diventa un gustoso primo piatto, nell'interpretazione dello Chef Fabio Campoli.

Ho trovato la deliziosa ricetta del Risotto al prosciutto e melone sul numero di settembre 2015 del mensile Alice ed ho pensato fosse un modo degno per salutare l'estate, ormai giunta agli sgoccioli.


Per realizzare il risotto prosciutto e melone vi occorreranno, per quattro persone:
320g di riso Carnaroli
250g di melone giallo, già pulito
cipolla bianca
2 fette di prosciutto crudo San Daniele
150g di fiordilatte
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
alcune foglioline di menta
burro
brodo vegetale
sale

Si comincia con il tagliare il melone a cubetti e a tritare la cipolla. Quest'ultima va fatta appassire in un cucchiaio raso di burro, poi si unisce il melone e si cuoce coperto per 5 min. Una volta cotto, il melone va salato e frullato.

Si procede poi a realizzare i petali di prosciutto, mettendo un paio di fette in una padella con una spruzzata di vino e facendolo appassire per qualche minuto.

A questo punto si procede con la realizzazione del risotto: si tosta il riso in poco burro, si bagna con un bicchiere di vino e lo si lascia evaporare; poi di unisce il brodo bollente facendolo assorbire lentamente e portando il risotto a cottura. A metà del procedimento si unisce il melone frullato.

Una volta cotto, fuori dal fuoco, si manteca il risotto con il parmigiano e poi con il fiordilatte tagliato a cubetti. Si profuma con qualche fogliolina di menta fresca, si unisce una parte del prosciutto crudo tagliato a listarelle e si porta in tavola, decorando con il rimamente prosciutto crudo e alcuni dadini di fiordilatte.

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Carpaccio di pomodori

Cucinato da Barbara
Non so se posso osare chiamarla una ricetta, ma di sicuro l'accostamento è semplicemente straordinario!


Per questa prepararazione vi occorreranno:
pomodori
cipollotti rossi di Tropea
basilico
stracciatella
sale e olio extravergine d'oliva

Scegliete pomodori di diverse qualità e a diversi stadi di maturazione.
Affettateli sottilmente e disponeteli su un piatto.
Aggiungete i cipollotti di Tropea finemente affettati, foglioline di basilico e cucchiaiate di stracciatella.
Condite con sale ed olio extravergine d'oliva.
Pronti in tavola!

Zucchine alla scapece or Soused zucchini

Cucinato da Barbara
Piatto tipico della regione Campania,  questa è la ricetta della mamma di mio marito.


Per realizzare le zucchine alla scapece i pochi ingredienti necessari sono:
Zucchine
Olio per frittura
Menta
Aglio
Sale
Aceto di vino bianco


Affettate le zucchine sottilmente e lasciatele ad asciugare per almeno un'ora distese su di un canovaccio.

Friggetele in olio profondo, facendo poi asciugare su un foglio di carta cucina. Conditele con sale, foglie di menta spezzettate a mano e lamelle di aglio.

Cospargete con aceto e lasciate riposare almeno un'ora prima di gustare questa bontà!

Sgombri al limone

Cucinato da Barbara
Una ricetta del mensile La Cucina Italiana di qualche anno fa, che faccio sempre con piacere, quando trovo sgombri non troppo grandi!


Per realizzarli vi occorreranno:
un chilo di piccoli sgombri
2 limoni
menta
prezzemolo
aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe


Aprite gli sgombri con un taglio che va dalla cavità anale alle branchie, quindi puliteli.
Lavateli e asciugateli tamponandoli anche all'interno. Preparate un trito con una manciata di foglie di prezzemolo, un paio di rametti di menta e uno spicchio d'aglio. Affettate i limoni e disponeteli sul fondo di una pirofila.


Stendetevi sopra i pesci, salateli e pepateli internamente ed esternamente, poi distribuite il trito all'interno dei pesci e completate con altre fettine di limone poste in mezzo al pesce. Irrorateli con 3 cucchiaiate d'olio e cuocete nel forno caldo a 200° per 20'.
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