Cavolo nero trifolato in padella

Cucinato da Barbara
Da un paio d'anni ho imparato ad apprezzare il cavolo nero, l'ho usato come base per un pesto, in una vellutata, come salsa per gli spaghetti verdi di Jamie Oliver, in una minestra con i ceci poi ho visto Giorgio Barchiesi su Gambero Rosso gustarselo semplicemente ripassato in padella e l'ho voluto provare: buonissimo!!!!


Sapore: Buono e saporito
Complessità: Nessuna difficoltà, molto, ma molto facile
Dove l’ho trovato?  Trasmissione Giorgione orto e cucina su Gambero Rosso

Per realizzare questa semplicissimo e insieme davvero gustoso contorno vi occorreranno: 

all'incirca un chilo di cavolo nero
olio
2 spicchi di aglio
3-4 filetti di acciuga sott'olio
peperoncino
1/4 bicchiere di vino bianco
sale

La sola cosa da fare per pulire il cavolo nero è eliminare la costola centrale, davvero coriacea e che altrimenti non si cuocerebbe. Dopodiché lavatelo accuratamente e tagliatelo a pezzi grossolani.

In tegame mettete l'olio, gli spicchi di aglio sbucciati e schiacciati, il peperoncino ed i filetti di acciuga, facendo cuocere fino a che questi si saranno disciolti. Unire quindi il vino bianco, il cavolo nero ed una spolverata di sale. Mescolare, coprire e cuocere per circa 15 minuti.

Trascorso il tempo indicato togliere il coperchio e far asciugare il liquido eventualmente residuato.

Pronti in tavola!

Scarola in padella con acciughe, olive e capperi

Cucinato da Barbara
Una variante della minestra di scarola, che è più brodosa, questa scarola in padella con acciughe olive e capperi è più adatta ad essere servita come un contorno, calda, tiepida o a temperatura ambiente è sempre buonissima! 


Sapore: Buona e saporita
Complessità: Nessuna difficoltà, molto, ma molto facile
Dove l’ho trovato?  Ricetta di casa

Per realizzare questa scarola in padella avrete bisogno di:

1 kg scarola o indivia
2 spicchi di aglio schiacciati
1 cucchiaio di capperi dissalati e tritati
3 acciughe dissalate,  tritate
due cucchiai di olive di Gaeta
olio extravergine d'oliva

Porre in una larga padella olio con l’aglio, facendolo imbiondire e unite le acciughe dissalata, facendole… dissolvere.

Aggiungete quindi la scarola tritata grossolanamente e i capperi tritati, coprire e lasciate cuocere per 10 minuti.

Scoprite quindi la padella per far asciugare l’eventuale acqua che si fossa formata e continuate ancora per 5-10’ al massimo.

Unite quindi le olive snocciolate e assaggiate per verificare la sapidità. Pronti in tavola così com'è o come ripieno per la pizza di scarola!

Pasta con la ricotta

Cucinato da Barbara

Vi siete accordi che il sugo che avete conservato per condire la pasta è troppo poco e non sapete comunque come utilizzarlo? Preparate la pasta con la ricotta con la ricetta della mia mamma, buonissima!



Sapore: Buona, semplice e saporita
Complessità: Nessuna difficoltà, molto, ma molto facile
Dove l’ho trovato?  Ricetta di casa mia

Per preparare la pasta con la ricotta vi serviranno:
400 g di pasta corta
250 g di ricotta
50 g di parmigiano grattugiato
qualche cucchiaio di sugo di pomodoro o passata fatta in casa
olio extravergine di oliva
sale
pepe nero

Pensavate di avere sugo più che abbondante per condire la pasta e invece, mentre la pasta cuoce vi accorgete che è solo qualche cucchiaio? No problem, utilizzatelo per preparare una pasta con la ricotta rosata, davvero squisita.

La pasta con la ricotta si può preparare sia con ricotta vaccina che con ricotta di pecora, più saporita, dipende tutto da quale avete in frigorifero.


Dicevamo… la pasta è su che cuoce in acqua salata, fra poco dovremo scolarla, Mentre la pasta cuoce mettete la ricotta in una insalatiera, mescolatela con qualche cucchiaio di sugo di pomodoro e con il parmigiano. Se è troppo consistente unite anche qualche cucchiaio dell’acqua di cottura della pasta. Unite anche n'abbondante macinata di pepe e un paio di cucchiai d’olio, nel caso il sugo non fosse troppo condito o se state utilizzando passata di pomodoro.

Scolate la pasta (al dente mi raccomando) e versatela nell'insalatiera con la ricotta,  mescolate, trasferite la pasta nei piatti e… in tavola!

Anatra ripiena alle mele verdi

Cucinato da Barbara
Era il 1987 e la Chef Laila Adamolli Ban nella sua scuola La Cucina ci insegnava a preparare due splendidi menù per le feste, uno a base di pesce ed uno di carne con questa gustosissima anatra ripiena alle mele verdi (ma potreste scegliere una faraona e avreste un'ottima alternativa). Da quel momento questo piatto è entrato a pieno titolo nelle tradizioni della mia famiglia e ora voglio condividerlo con voi! 


Sapore: Ottimo connubio, il ripieno è... celestiale!!!
Complessità: Media difficoltà, visto che dovete anche saper tenere in mano ago e filo!
Dove l’ho trovato?  Ricetta della Chef Laila Adamolli Ban 

Per realizzare un'ottima anatra ripiena alle mele verdi vi occorreranno:
1 anatra (oppure una faraona o un fagiano) del peso di circa 1,800 g
5 mele granny smith
150 g di polpa di maiale macinata
100 g di salsiccia
1 cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano tritati grossolanamente
1 panciata di mollica di pane raffermo o di pangrattato, messo a bagno nel marsala secco e strizzato
1 uovo
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio raso di maizena
circa 3 mestoli di brodo
burro
olio extravergine d'oliva
1/2 bicchiere di brandy
aglio, rosmarino, timo
sale, pepe, noce moscata
uva sottospirito
30 g di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
2 cucchiaio di zucchero semolato
timo e rosmarino freschi
vino bianco secco

La preparazione è un po' lunga, ma niente di troppo complicato. Cominciate con lo sbucciare una mela, privarla del torsolo e tagliarla a cubetti o tritarla con il robot da cucina, ma senza ridurla in crema.

Mescolate accuratamente la polpa di maiale, la polpa della salsiccia privata del budello, il pane grattugiato ammollato nel marsala e ben strozzato. Unite poi i cubetti di mela, l'uovo leggermente battuto, il parmigiano grattugiato ed il prezzemolo tritato.

Salate, pepate, unite una grattatina di noce moscata e mescolate accuratamente.


Prendete l'anatra che avrete lavato precedentemente sotto l'acqua corrente e ben asciugato, salate l'interno e riempitela con il composto preparato in precedenza.

Con ago e filo bianco cucite quindi sia l'apertura sotto la coda che il collo dell'anatra. Salatela esternamente e mettetela in una teglia con olio e burro. Contornate con il trito grossolano di cipolla, carota e costa di sedano, lo spicchio di aglio vestito e schiacciato, un rametto di timo ed uno di rosmarino. Passate in forno già caldo a 190°C per due ore abbondanti, avendo cura di irrorare due o tre volte con 3 tazze di vino bianco.

Mentre l'anatra cuoce in forno occupiamoci delle mele. Lavare le restanti quattro mele e senza sbucciarle tagliatele a metà e privatele del torsolo.

Sciogliere del burro in un tegame che possa contenere le 8 mezze mele e adagiatevi i frutti con la parte tagliata verso il basso. Soffriggetele per una decina di minuti coperte, a fuoco bassissimo- Cospargete poi le mele con lo zucchero semolato, irrorate con 1/2 bicchiere di brandy e successivamente con poco vino bianco. Continuate a cuocere per una decina di minuti, fino a quando il vino non si è asciugato, smuovendo il recipiente di tanto in tanto.

Quando l'anatra avrà portato a termine la sua cottura, toglietela dal forno e posatela sul piatto di portata, sgrassando il fondo di cottura. Aggiungetevi quindi un bicchiere di brodo freddo, nel quale avrete sciolto un cucchiaio raso di maizena, mescolate e fate sobbollire per qualche minuto.

Filtrate poi con un colino fine e nappate l'anatra con la salsa, serbandone un po' per servirla in accompagnamento. Contornare con le mezze mele mettendo al centro di ognuna l'uvetta sottospirito e... portate in tavola!
...