La ricetta originale, di Richard Bertinet, tratta dal libro "Pane" li chiama grissini. A me sono venuti davvero un po' troppo cicciottelli per l'idea che ho di un grissino, magari del tipo stirato, quindi... ho cambiato il nome!
Per realizzare una trentina di treccine vi occorreranno: 10g di lievito di birra fresco, 500g di farina bianca forte, 10g di sale, 350g di acqua. Vi serviranno anche 100g di olive nero tipo Kalamata non denocciolate (io si che le ho denocciolate e pure ridotte a piccola dadolata!), 50g di pecorino grattugiato, 5g di erbe di Provenza (ho preferito origano di montagna), farina gialla per spolverare.
Sciogliete il lievito con l'acqua, aggiungetelo alla farina setacciata e impastate leggermente con l'impastatrice a gancio alla velocità minima; incorporare successivamente il sale; aumentate la velocità e mescolate per altri 6-7 minuti, fino a aquzndo l'impasto non diventi liscio ed elastico. Trasferitelo sul piano di lavoro, dategli la forma di una palla e mettetela in una ciotola unta con olio, coperta con un canovaccio umido a lievitare in luogo tiepido fino al raddoppio del volume iniziale.
Rovesciate l'impasto lievitato su una superficie non di legno spolverizzata con farina e sgonfiando, dividetelo in tre: ad uno aggiungete il pecorino grattugiato, al secondo origano ed al terzo le olive nere a pezzi. Date poi ai singoli impasti la forma di rettangoli dello spessore di ½ cm. Dal lato corto dell'impasto formate delle strisce larghe 1 cm circa, ripiegate ognuna su se stessa premendo in modo da far aderire bene le due superfici a contatto e nello stesso tempo attorcigliatele. Adagiatele su una teglia ricoperta con carta da forno e lasciatele riposare coperte per mezz’ora. Fatele poi cuocere in forno caldo a 220° per circa 15-20' o finché non siano dorate. Sfornare e far freddare.
Con questa ricetta partecipo al contest "The Foodbook - il libro è servito" di Polvere di Peperoncino in collaborazione con Bibliotheca Culinaria.