Acquistati quest'estate in Toscana, hanno un sapore un po' diverso dai comuni fagiolini, un po' più amarognoli ed erbacei, li ho preparati con la ricetta che mi ha dato la fruttivendola del mercato che me li ha venduti. Ho scoperto poi sul sito Agriturismo Diavolino che non sono semplicemente dei fagiolini più lunghi del normale, ma che appartengono alla stessa famiglia dei fagioli comuni
(Fabacee), ma al genere vigna e non
al genere phaseolus (il nome
scientifico del fagiolo comune è appunto phaseolus vulgaris).
Innanzi per pulirli, dopo averli lavati accuratamente, non vanno spuntati né va tolto il filo (non ce l'hanno!) come ai più usuali fagiolini, ma va tagliata solo l'estremità che sta attaccata alla pianta.
Quindi li ho lessati per 3-4 minuti in acqua bollente salata, poi scolati e passati in acqua e ghiaccio; ho scelto di lasciarli interi, ma potreste anche tagliarli a pezzetti per comodità.
Per ogni chilogrammo di fagioli serpente, ho utilizzato 800g di pomodori perini ben maturi (ma potete utilizzare il peso equivalente di pelati), aglio, olio extravergine, sale e pepe.
Rosolate in poco olio gli spicchi d'aglio schiacciati (io ne ho messi un paio, ma si può tranquillamente abbondare), unite i pomodori a pezzi, aggiungete sale e pepe e fate cuocere a pentola scoperta per 5-6 minuti. Aggiungete quindi i fagioli, mettete un coperchio e fate cuocere per una decina di minuti. Trascorso questo tempo togliete il coperchio e portate a cottura fino a che i pomodori non avranno rilasciato la loro acqua ed i fagioli saranno... pronti in tavola!